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Pacifico Tarquini mostra la lettera che ha ricevuto da Iolanda Sticconi
Pacifico Tarquini mostra la lettera che ha ricevuto da Iolanda Sticconi

La Fiorentina non va a Moena, Pacì de Nuna però conserva il sorriso e “mette felicità”

Pacifico Tarquini non nasconde la delusione per la doppia finale persa dalla sua Fiorentina, ma immutato resta l’amore per i gigliati. Oggi, domenica 2 luglio, è partito per il Trentino, dove trascorrerà l’intera estate al fianco del fratello Agostino che, come noto, gestisce con la propria famiglia l’hotel “Don Orione” nel cuore di Soraga. “Stavolta però vado incontro a un’altra delusione – ci dice Pacì prima di mettersi in viaggio – perché, contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi anni, nella vicina Moena non verrà in ritiro la Fiorentina, bensì il Genoa. Andrò a vedere i loro allenamenti, ma vuoi mettere la Fiorentina..?! Mi dispiace anche perché non potrò riabbracciare Jack Bonaventura e fare il tifo per lui. La squadra quest’anno farà la preparazione precampionato al ‘Viola Park’, il nuovo centro sportivo creato dal Club a Firenze”.

Nel salutarci amichevolmente come suo solito Pacifico Tarquini ci fa leggere, con tanta soddisfazione, la lettera che ha scritto sul suo conto una ragazzina di San Severino, Iolanda Sticconi, usando parole sincere, di grande tenerezza, e riportando a margine del testo anche lo stemma della Fiorentina.

Eccola:

“Pacifico Tarquini è nato a San Severino circa 70 anni fa. Tutti lo conoscono come Pacì de Nuna perché la mamma si chiamava Annunziata. Lo puoi incontrare sempre a piedi sia in campagna sia in città, completamente vestito di viola. E’ tifosissimo della Fiorentina, nota squadra di calcio, dal colore viola, come tutto il suo abbigliamento, dalla testa ai piedi. E’ sempre allegro e ha un sorriso per tutti. La mamma gli diceva sempre: “Pacì mia quantu si bellu”. E’ un personaggio che mi mette felicità e quando lo saluto dalla macchina lui contraccambia con entusiasmo”. 

 

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