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La copertina del libro
La copertina del libro

In libreria “Figurine italiane”: Dario Biagi racconta storie e ritratti fra un millennio e l’altro

Si potrebbe definire un viaggio fuori e dentro l’uomo, fuori e dentro lo scrittore, fuori e dentro la personalità del giornalista Dario Biagi: è questa l’essenza di “Figurine italiane” (Avagliano editore, 2022), volume presentato all’ultima mostra “Più libri più liberi” a Roma.

Con uno stile narrativo coinvolgente e vibrante l’autore ci presenta i suoi vissuti, gli incontri – scontri avvenuti nella sua attività professionale, tratteggiando personaggi anonimi, ma ricchi di umanità come un clochard o attori rinomati come Gassman che poi, con la sua vivace personalità, ribalta la scena e finisce per “interrogare” Biagi.

L’autore, a volte con toni ironici, a volte critici, ci fa intravedere la superficialità di un mondo di colloquianti come soubrette e veline, per poi ritrarre con intense pennellate vite più profonde a lui vicine o lontane: il poeta Bellintani, lo stampatore famoso Arcaini, la disegnatrice di moda Brunetta, l’illustre zio “Biagi maior”, il curioso attore Delle Piane o la familiare signorina Jametti ed altre personalità del mondo della letteratura, della scrittura, dell’arte o del cinema come lo sceneggiatore Cesare Zavattini.

Biagi è uno scrittore profondamente introspettivo: ci fa scoprire le sue paure, i suoi desideri e sentimenti, riuscendo contemporaneamente, a volte con pochi tratti e delicatezza, a cogliere la sostanza di ogni individuo descritto, sia egli il famoso musicista Rostropovich o un umile “secondo” Biagi, suo padre.

In ogni pagina possiamo ritrovare, quindi, una parte della nostra interiorità: un libro intramontabile. Non vi stupirà allora che un “Dio irato” come il poeta Bellintani, dopo l’intervista di Biagi, avrà un viso illuminato da “una luce benevola”.

Dario Biagi è nato in Brasile, ma ha vissuto gran parte della sua vita a Milano; è un giornalista e oggi risiede a Osimo. Ha pubblicato una quindicina di libri, fra cui otto biografie. “Il Settempedano” lo ha invitato a presentare anche a San Severino le sue “Figurine italiane”; lui ha accolto con piacere l’idea e sarà qui a fine inverno (data da stabilire). 

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