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La presa di posizione dei sindacati
La presa di posizione dei sindacati

Altro morto sul lavoro. Cgil, Cisl e Uil: “Fermiamo questa strage”

Nuovo incidente mortale sul lavoro in un’azienda del territorio, dopo quanto accaduto a giugno in un’impresa di San Severino, dove morì un uomo di 54 anni di origine peruviana. Stavolta l’incidente è accaduto a Tolentino e a perdere la vita è stato un operaio di 26 anni, Victor Peter, di nazionalità nigeriana, da tempo residente a Macerata. Secondo una prima ricostruzione, il giovane stava sistemando alcuni materiali per infissi all’esterno dell’azienda Nuova Staffolani quando – per ragioni da accertare – una pila degli stessi gli è rovinata addosso, schiacciandolo.

Sull’incidente intervengono le sigle sindacali provinciale Cgil, Cisl e Uil. Ecco la loro nota.

In attesa che si faccia chiarezza sulla dinamica e sulle condizioni di lavoro, riteniamo inaccettabile il ripetersi di queste morti, è intollerabile che ancora si esca di casa la mattina per andare a lavorare, senza la certezza di farvi ritorno. Il livello di sicurezza sul lavoro va di pari passo con la regolarità ed il Rapporto annuale dell’Ispettorato nazionale di lavoro nell’anno 2021 evidenzia un tasso di irregolarità nelle Marche pari all’ 83,40% delle aziende ispezionate (in assoluto la percentuale più alta rispetto a tutte le altre regioni italiane).
Non possiamo accettarlo e chiediamo, tramite la campagna unitaria nazionale, che:
1. Tutti i finanziamenti alle imprese, che aumentano per l’attuazione del Pnrr, devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro.
2. Deve essere previsto e preteso che le IMPRESE DI OGNI SETTORE seguano CRITERI DI QUALIFICAZIONE (anche attraverso il modello della patente a punti) e che siano applicati SOLO i contratti collettivi di lavoro stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di APPALTI pubblici, PENA L’ESCLUSIONE DAI BANDI STESSI.
3. Chiediamo FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO per tutte le lavoratrici e i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. Vogliamo la FORMAZIONE per i DATORI DI LAVORO quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa.
4. E’ ESSENZIALE il RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI da parte del “SISTEMA VIGILANZA” – INL, ASL, INAIL, INPS – NELLE AZIENDE in termini di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione TRA QUESTI ISTITUTI di un COORDINAMENTO, di un CONFRONTO e di una  COLLABORAZIONE CONCRETA E PERMANENTE CHE COINVOLGA ANCHE LE PARTI SOCIALI.
5. Vogliamo la GARANZIA, anche attraverso l’AZIONE ISPETTIVA, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano ESTESE in MODO CERTO a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di SALUTE E SICUREZZA.
6. I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. Chiediamo l’AVVIO DI TAVOLI DI CONFRONTO SU QUESTI TEMI, TRA
MINISTERI COMPETENTI, PARTI SOCIALI E ISTITUTI ED ENTI DI RICERCA. Va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle
norme di legge e dai contratti nazionali.
7. Vogliamo che la MATERIA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ENTRI NEI PROGRAMMI SCOLASTICI perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano.

CHIEDIAMO ALLE FORZE POLITICHE CHE SI PRESENTANO AL VOTO L’IMPEGNO PER FERMARE QUESTA STRAGE

 

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