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Suor Maria Pierina Venanzoni
Suor Maria Pierina Venanzoni

Suor Maria Pierina è salita nella Casa del Padre: il ricordo delle Sorelle Clarisse

Nel monastero di Santa Chiara si è spenta suor Maria Pierina Venanzoni, nata il 7 febbraio 1924. Ha vestito l’abito delle Sorelle Povere il 4 ottobre 1943, ha emesso la Professione temporanea il 30 ottobre 1944 e quella solenne il 30 ottobre 1947. Ecco un suo ricordo da parte delle nostre “Clarisse”.

Nella mattinata di venerdì 9 settembre, il Signore ha preso con sé la nostra sorella Maria Pierina, mettendo fine alle sofferenze e ai dolori vissuti nell’ultimo tratto del suo cammino terreno. Associata alla passione di Gesù, la nostra amatissima decana ha così concluso la sua testimonianza evangelica e compiuto la sua missione in mezzo a noi.

Sr. Pierina è nata e cresciuta a San Severino, a Sant’Elena, come sempre amava precisare e ricordare, orgogliosa figlia di “babbo Pietro e mamma Cristina”, ritornello presente sulle sue labbra fino agli ultimi giorni. È rimasta sempre legatissima alla sua famiglia, ai fratelli Gino, Elvira e Lino, ai numerosi nipoti, tanto affezionati a lei da venirla a trovare costantemente. Tra di essi, anche don Sauro Venanzoni, sacerdote che ha fatto la storia di San Severino.

Degna di memoria, anche dopo anni, la sua bellezza nei tempi della giovinezza, in cui tra i pretendenti che poteva vantare, scelse il Signore come suo Sposo. Dopo una lunga vita interamente dedita a Lui, vissuta nel carisma di Chiara d’Assisi, ora come serva buona e fedele prende parte alla gioia senza fine del regno dei cieli.

La sua vita è stata, innanzitutto, una testimonianza di servizio lieto e generoso: laboriosa fin dalla giovane età, ha prestato servizio presso alcune famiglie, conservandone con gioia il ricordo.

Entrata in monastero il 25 marzo 1943, durante la guerra, ha speso i suoi giorni in un alacre e quotidiano lavoro, servendo le sorelle e la comunità in tanti modi: ha svolto l’incarico di economa, ha compiuto con cura e dedizione il servizio di portinaia e di dispensiera, è stata la “regina” indiscussa e quasi leggendaria della lavanderia.

Ci pare ancora di vederla, con il suo grembiule, mentre cerca il rimedio adatto per questa o quell’altra macchia, dandosi da fare per la biancheria delle chiese, per ogni necessità delle sorelle e di tanti che ricorrevano a lei.

La sua testimonianza è stata, inoltre, caratterizzata da una bontà che ha lasciato il segno nella vita di coloro che la incontravano o che venivano a parlare con lei. Anche negli ultimi giorni, tra tante sofferenze, non ha smesso di regalare il suo sorriso e di dire “grazie”, seminando bontà e dolcezza.

Una bontà, la sua, che sapeva assumere i tratti della carità operosa per le sorelle e per molte persone, una bontà che aveva i colori dell’affetto e della simpatia.

Pierina sapeva rallegrare con la sua simpatia e sapeva accogliere con una benevolenza e un sorriso che scaldavano e confortavano il cuore. Le nostre ricreazioni erano spesso animate dai suoi racconti proverbiali, dalle sue espressioni divertenti ed era bello vedere come amava parlare fitto con le sorelle sue coetanee o con qualche sorella che passava a trovarci.

La più grande testimonianza che ci consegna la nostra sorella Pierina è, infine, quella di una tenace fedeltà con i suoi quasi 80 anni di vita consacrata, nella sequela di Gesù sulle orme di Francesco e Chiara, nell’ascolto quotidiano della Parola, nella partecipazione costante alla liturgia e alla vita fraterna, nell’umile consegna di sé in ogni lavoro.

Una fedeltà vissuta nella preghiera incessante che scandiva le sue giornate ed edificava la comunità, sia quando, più giovane e autonoma, la vedevamo trascorrere tanto tempo in coro, sia quando, più anziana e fragile, sentivamo risuonare le sue suppliche e invocazioni nel corridoio dell’infermeria.

Serva buona e fedele, la nostra amata sr. Pierina ha scritto tante pagine della nostra storia, pagine dense di vangelo, pagine ricche della minorità e letizia francescane, pagine piene di sollecitudine per la Chiesa e per il mondo. Il Padre delle misericordie, che ha amato e servito, le conceda ora di prendere parte alla gioia eterna della sua dimora!

Sorelle Povere di Santa Chiara di San Severino Marche

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