Il Giudice di Pace di Macerata, Antonio di Renzo Mannino, ha accolto il ricorso in opposizione a una sanzione amministrativa, elevata per eccesso di velocità, a un cittadino settempedano che viaggiava – peraltro a poco più di 50 km/h (accertato con telelaser Trucam) – durante i lavori di sistemazione della sede stradale. Lavori di manutenzione dell’Anas a Belforte del Chienti, nell’ottobre del 2021.
Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Laura Antonelli di San Severino.
Il Giudice, come si legge nella motivazione, ha accolto la tesi del ricorrente presentata dall’avvocato Antonelli, secondo la quale è stata “omessa la preventiva informazione all’utente della strada delle modifiche alla circolazione nei modi di legge, mediante apposizione della prescritta segnaletica.
L’assenza della segnaletica stradale riguardava sia il riferimento al limite dei 40 chilometri orari da rispettare per i lavori, sia l’avvertimento del controllo elettronico della velocità.
La funzione di avviso della presenza delle postazioni di controllo della velocità è quella di garantire il rispetto del limite dì velocità, in una logica ispirata non dalla volontà di cogliere di sorpresa l’automobilista indisciplinato, ma della tutela della sicurezza stradale, di riduzione dei costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare, nonché di fluidità della circolazione.
Inoltre, il giudice ha rilevato una mancanza di trasparenza (principi di trasparenza e correttezza dell’azione della Pubblica amministrazione) nell’azione della Pubblica amministrazione che invece è insito nel munus stesso a garanzia erga omnes già risalente alla L. 241/90 e D. Lgs. 33/2013.
Il ricorrente, infatti, puntualizzava che l’amministrazione è tenuta a rispettare il principio di trasparenza segnalando tramite cartellonistica verticale il rilevamento elettronico della velocità e che il rilevamento viene effettuato su una velocità differente da quella tipica del tratto di strada effettivamente percorso.