Come far riflettere le nuove generazioni sul dramma delle migrazioni di giovani verso l’Europa? Un’occasione di confronto è venuta dall’incontro degli studenti del quinto anno di Informatica con Raffaele Piemonte e Marco Papa, nei mesi scorsi presenti lungo la rotta balcanica come volontari della Ong “No Name Kitchen”.
L’associazione, nata a Belgrado nel 2017, si prefigge l’obiettivo di difendere i diritti delle persone in movimento e dei richiedenti asilo, sfidando la violenza sistemica, fornendo supporto alimentare e beni di prima necessità. Gli attivisti hanno delineato la provenienza dei giovani migranti, partiti dal Maghreb, dall’Asia centrale o dal subcontinente indiano, nella prospettiva di raggiungere dei territori sicuri e accoglienti. Nonostante le indicibili sofferenze e privazioni a cui sono sottoposti, il progetto di vita li spinge a perseguire il loro tentativo di raggiungere l’Europa, sfidando i controlli frontalieri nel game che mette in pericolo perfino la loro vita.
Il confronto con i coetanei meno fortunati non ha lasciato Piemonte e Papa indifferenti, tant’è che nei giorni scorsi lo scorso Raffaele Piemonte si è reso protagonista di un’interessante mostra fotografica dal titolo Mosafer, Inshallah Europe, ospitata nell’Ecomuseo delle case di terra Villa Ficana di Macerata. Gli scatti fotografici in bianco e nero fissano l’attenzione sui volti espressivi di dolenti viaggiatori che interrogano lo spettatore circa la sua capacità di comprensione e accoglienza: senza dubbio si tratta di una documentazione che colpisce nel profondo e non può lasciare indifferenti.
Proprio su questi temi e sulle magnifiche fotografie si è sviluppato il dialogo con gli studenti del “Divini”, interessati a capire il legame umano che avvicina attivisti e migranti, la maturazione interiore che le esperienze di volontariato sollecitano, gli aspetti organizzativi del supporto ai viaggiatori, nonché le caratteristiche tecniche del reportage.
L’iniziativa, che ha trovato un significativo riscontro nella classe quinta F, potrà essere ampliata anche nel prossimo anno scolastico nell’ambito dell’Educazione alla cittadinanza attiva.
Maria Cicconi
Documentazione fotografica a cura di Alessandro Filippetti (5^F)