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Si amplia la rete della "Banda larga"
Investimenti sulla fibra per il territorio di San Severino

C’è la banda ultralarga per le “aree bianche” del territorio

In arrivo una nuova rete a banda ultra larga che consentirà di portare nelle case di molti settempedani la fibra, garantendo così una veloce connessione al web.

La società Open Fiber Spa, concessionaria del bando pubblico di Infratel per conto del Ministero dello Sviluppo economico, ha infatti avviato i lavori di posa dei cavi dell’infrastruttura che sarà a servizio delle cosiddette “aree bianche” del territorio delle Marche, vale a dire le zone considerate a bassa densità di popolazione.

La società esterna ha affidato le opere alla Ceit Spa di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti. La progettazione delle stesse è stata seguita dall’ingegner Luca Arcolai dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona, mentre il dirigente della Open Fiber, Stefano Rigano, figura come responsabile unico del procedimento.

Il progetto fa seguito alla convenzione firmata tra il Ministero per lo Sviluppo economico, la Regione, il Comune di San Severino e la società Infratel Italia.

Gli interventi, grazie anche alla collaborazione della società municipalizzata Assem Spa, prevedono il riutilizzo di reti e cavidotti esistenti, aerei e interrati, al fine di limitare il più possibile i disagi per i cittadini e per la viabilità. Numerosi gli edifici di pubblico interesse che saranno finalmente collegati alla fibra tra cui vari ufficiali comunali e gli uffici dell’Unione montana.

Oltre a tutto il nucleo urbano, la fibra arriverà fino alla zona della Sventatora e interesserà anche tutta la zona industriale di Taccoli e i territori delle frazioni di Serripola, Stigliano, Gagliannuovo, Cagnore, Cesolo, Barbari e altre.

“La posa della fibra è una delle premesse fondamentali per guardare al futuro – dice il sindaco Rosa Piermattei -. Si tratta di un intervento indispensabile che per l’Amministrazione comunale rappresenta, da sempre, una grandissima priorità nell’ottica del superamento del cosiddetto digital divide ovvero la disparità che ancora esiste nell’accesso alla tecnologie digitali. In Italia siamo in grandissimo ritardo e non possiamo davvero più permetterci di attendere oltre. Mi auguro che le opere siano concluse il prima possibile e che anche i residenti nelle zone fuori dal centro urbano possano finalmente usufruire di una rete efficiente”.

Una volta conclusi i lavori, l’utente non dovrà far altro che verificare la copertura del proprio civico sul sito openfiber.it e poi scegliere uno degli operatori, nazionali e locali, che si appoggiano alle infrastrutture di rete Ftth, vale a dire fiber to the home, letteralmente fibra fino a casa.

In città sono già stati realizzati, grazie alla messa a disposizione delle infrastrutture di proprietà comunale, collegamenti internet più veloci da parte di diverse aziende private.

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