Home | Cultura | Chiusa la mostra degli artisti Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi
Euro Net San Severino Marche
Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi (foto di Emanuele Bajo)
Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi (foto di Emanuele Bajo)

Chiusa la mostra degli artisti Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi

Domenica 12 settembre, si è conclusa la mostra Come funamboli sul filo sospesi, di Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi, promossa dall’Amministrazione comunale di San Severino, sotto l’egida del Consiglio regionale delle Marche e del Ministero della Cultura. Le sculture di Crocenzi ed i dipinti di Gobbi hanno occupato i locali del Palazzo della Ragione Sommaria e della Chiesa della Misericordia da inizio giugno scorso, per quasi tutta l’estate.

Come abbiamo già scritto in precedenza, molti sono stati i visitatori che hanno osservato ed apprezzato le opere dei due artisti settempedani: lavori realizzati solo negli ultimi tre anni, dove il quarantennale percorso di ricerca artistico dei protagonisti evidenzia una corroborata e decisa maturità, attraverso forme e figure tanto elaborate quanto evocative.

Anche nel giorno della chiusura, in molti si sono recati per godere delle ultime ore di apertura della mostra. Tra i tanti, anche Maria Letizia Paiato, critica d’arte e docente all’Accademia di Macerata, nonché autrice di uno dei testi in catalogo. Vedendo finalmente dal vivo le opere allestite, ha potuto commentare così: «I segni di Gobbi, a volte più duri, altri più lievi e atmosferici, raccontano con solidità di pensiero la fragilità e le ferite di un territorio: le Marche, i terremoti. Fra carte che cercano tra di loro un nesso nelle parole e i corrispondenti frammenti di materia in assemblaggi, quelli di Crocenzi, la mostra narra come nella precarietà della vita si rintracci, per paradosso, il suo stesso equilibrio. Eugenio Montale questo lo sapeva bene».

Ritorna Montale, su cui Gobbi ha lavorato, sempre a San Severino, in altre due occasioni (“Tratti da Xenia”, 2013, e “Pagine per Montale”, 2016), ed i suoi segni, duri e lievi, bene si abbinano alle sculture aggrovigliate di Crocenzi: tecniche, artisti, e materiali così differenti che perfettamente esprimono un autentico e condiviso senso di precarietà.

Le sculture ricche di diversi materiali di Crocenzi hanno dialogato con i lavori pittorici di Gobbi per più di tre mesi, all’interno di questi locali in Piazza del Popolo: un continuo scambio di strutture visive, costruzioni e frammenti, capaci di stimolare il pubblico in questa seconda estate ancora condizionata, purtroppo, dalla pandemia.

Silvio Gobbi

Centro Medico Blu Gallery