Riutilizzare i rifiuti da costruzione e demolizione per ideare materiali in novativi per l’edilizia ecosostenibile: è questa la sintesi di Ecotiles, il progetto europeo finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’azione Life, che vede protagonisti la sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e l’azienda Grandinetti srl di San Severino, leader nella produzione di materiali a base cementizia.
Obiettivo del progetto Ecotiles (www.ecotiles-lifeproject.eu) la creazione di nuovi materiali per l’edilizia in cui una componente importante è proprio quella degli scarti di lavorazione e degli scarti vetrosi e ceramici: è da qui che è nata l’idea di realizzare il Network “Waste”, appunto gli scarti.
“Il network – ci spiega la professoressa Eleonora Paris, docente Unicam e coordinatrice del progetto – nasce come sviluppo della ricerca diventandone parte essenziale che continuerà poi nel tempo, anche dopo la fine del progetto stesso. L’obiettivo è quello di mettere in sinergia l’università e l’industria per poter creare nuove iniziative, affinché ci siano sempre maggiori interazioni tra le aziende ed i nostri laboratori di ricerca, per creare nuovi materiali innovativi e poter così competere per ottenere anche finanziamenti europei. Sommando le conoscenze scientifiche, le competenze e l’inventiva delle nostre aziende, al lavoro di ricerca prodotto in Ateneo, è possibile ottenere risultati promettenti anche in questo ambito, partendo proprio dalle Marche”.
Quella dell’utilizzo di materiale di scarto per la realizzazione di nuovi prodotti è una tematica su cui si sta discutendo molto in Italia e in Europa e che sta suscitando sempre maggiore interesse, come confermato anche dalla recentissima delibera della Regione Marche in cui si prevede che ci sia una percentuale fissa e obbligatoria di rifiuti e prodotti di scarto nei materiali che vengono utilizzati non solo per l’edilizia pubblica ma anche in quella della ricostruzione, che sarà avviata a seguito del sisma dell’ottobre 2016.
“E’ importante dunque – ha sottolineato la professoressa Paris – aderire al network per avere nuove idee, anche grazie alla collaborazione di nuovi partner, sia dal punto di vista ambientale sia per le aziende per lanciarsi in un mercato molto promettente”.
“Nell’ambito del progetto – ha concluso la Paris – abbiamo già organizzato una serie di iniziative e convegni per illustrare le tematiche del progetto, dall’economia circolare alle opportunità di fondi per la ricerca industriale. Il 27 febbraio, poi, si terrà qui a Camerino un incontro che vedrà la partecipazione di rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e di altri progetti Life, e che rappresenterà un interessante momento di confronto, di scambio di idee e magari di nuove sinergie con le aziende del territorio”.