Home | Sport | C’è il Porto Sant’Elpidio: Nerpiti “carica” la Settempeda
Euro Net San Severino Marche
Massimo Nerpiti in biancorosso
Massimo Nerpiti in biancorosso

C’è il Porto Sant’Elpidio: Nerpiti “carica” la Settempeda

Trentotto anni e non sentirli. Anzi, andare avanti semplicemente “perché mi diverto ancora”. Il calcio è divertimento per Massimo Nerpiti e lui ne è l’emblema. Non lo hanno fermato nemmeno i tendini d’Achille “registrati” chirurgicamente l’estate appena passata “grazie alla perizia del dottor Auro Caraffa di Perugia, che mi ha consentito di rimettermi in pista per la stagione da poco iniziata”.

Come mai hai scelto San Severino e la Settempeda?

“Qui c’è voglia di calcio. I tifosi ci tengono. Mister Ciarlantini e il diesse Giorgio Crocetti hanno creduto in me. Mi hanno permesso di allenarmi con la squadra e poi, visto che la rieducazione è stata più veloce del previsto, sono stato tesserato quasi subito”.

Due gol all’esordio con il Montottone sono un biglietto da visita di tutto rispetto…

“Ma non ci hanno fatto guadagnare un punto. Non posso essere soddisfatto dal doppio successo personale perché la doppietta al Montottone non mi farà… fare carriera. Ciò che conta è lavorare e far maturare al più presto i giovani. Che sono un’arma a doppio taglio. Nel senso che puntarci con decisione ti può far rallentare l’immediato cammino in campionato, ma soltanto dando loro fiducia si può andare avanti in certe categorie. Io credo nel mister, nei ragazzi e penso che, alla lunga, il lavoro paga sempre. Uso l’indicativo perché a breve arriveranno anche i punti e ci trarremo d’impaccio. Alla classifica guardiamo più in là”.

Una dedica proprio non vuoi farla?

“Beh, non posso dimenticare mia figlia Arianna, nata il 12 settembre scorso. Un gol è per lei e per la mia compagna Giorgia (il secondo rifilato al Montottone, aggiungiamo noi, dato che è stato di fattura sopraffina e, quindi, conta idealmente doppio; ndr). L’altro è per tutti coloro che ci sono intorno. L’ambiente deve tornare in quota”.

In quale zona del campo o con quale modulo preferisci giocare?

“Il modulo lo sceglie l’allenatore e a me va bene tutto. L’importante è che giochi. È ovvio che, con il passare degli anni, devo dosare le energie in partita”.

Domenica 6 ottobre accogliete il Porto Sant’Elpidio che, pur privo dello squalificato Rossi, sarà un osso duro.

“Sono bravi e con una rosa ampia, che può garantire a mister Antonio Pitzalis, che conosco bene per averlo avuto lo scorso anno al Porto Potenza, nella prima parte della mia stagione conclusa poi a Potenza Picena, scelte ponderate e sicure. Ma noi dobbiamo iniziare a fare punti. Cominciare dal P.S.Elpidio non sarebbe male”.

Luca Muscolini

Centro Medico Blu Gallery