Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, tra i vari punti all’ordine del giorno, si è discusso anche della situazione riguardante il conferimento della cittadinanza onoraria della città di San Severino a Patrick George Zaki, lo studente egiziano la cui vicenda è nota a tutti. Come ricordiamo, sulla spinta della richiesta di varie associazioni cittadine, il consiglio comunale ha votato, lo scorso 14 aprile, all’unanimità dei presenti, il conferimento della cittadinanza a Zaki. La notizia fu accolta con grande soddisfazione, ma, nel corso degli ultimi tre mesi, non ci sono state concrete novità riguardanti l’iter dell’onorificenza. Perciò il consigliere comunale Francesco Borioni ha chiesto, con un’interrogazione, a che punto fosse la situazione. “Avevamo deliberato la cittadinanza onoraria. Era un’istanza che il Comune aveva raccolto da parte delle associazioni che ne avevano fatto richiesta: Legambiente, gli Scout, la Zattera, l’Anpi, il Sognalibro, la fondazione Anello della Vita, il Corpo filarmonico e l’associazione Noa Noa. Su sollecitazione di queste associazioni, si chiedono ora i passi successivi per concretizzare. Il consiglio ha fatto un atto di indirizzo, l’ha approvato, poi c’è una procedura per giungere al conferimento. Qual è lo stato di avanzamento dell’iter? Intanto a Zaki hanno prorogato lo stato di detenzione per altri 45 giorni: questo è un ragazzo che sta in galera non si sa per quale motivo. Non gli hanno fatto un processo: è in uno stato di detenzione abbastanza precaria, anche per questioni di salute. Senza un motivo, senza una condanna, senza niente”. All’interrogazione ha risposto l’assessore alla Cultura e vicesindaco Vanna Bianconi: «Abbiamo comunicato ad Amnesty international la nostra delibera e abbiamo chiesto di risultare fra i Comuni che stanno seguendo le vicende di questo giovane studente egiziano. Poi abbiamo scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per far parte dell’elenco dei Comuni italiani – che sta predisponendo Palazzo Chigi – che si sono mossi proprio in favore di Patrick per la cittadina onoraria italiana. Cerchiamo di seguire anche le vicende attraverso le decisioni di altri Comuni, per continuare ad essere attivi sulla triste storia di questo studente».
“Tutto bene quello che si sta facendo, è importante portare a casa questo ragazzo e salvargli la vita – ha concluso Borioni – però adesso serve un passo aggiuntivo per l’attuazione della delibera. Altrimenti rimaniamo nel dubbio: Patrick Zaki è cittadino onorario di San Severino o non lo è? Per essere cittadino onorario dove deve risultare? Era questo il senso della mia interrogazione».
Intanto lo stesso Zaki, in una lettera alla sua ragazza (resa nota dalla stampa), ha scritto che la sua situazione in carcere sta peggiorando. Ecco le sue parole: «Nei nostri sogni più selvaggi mai avremmo immaginato questa situazione, e fin da quando sono partito per Bologna avevamo così tanti progetti, il primo era quello che tu mi raggiungessi e potessimo girare per l’Italia assieme. Mi rende veramente triste che questo non possa succedere presto visto che la mia situazione sta peggiorando giorno dopo giorno. La mia indagine è ripresa, il che potrebbe significare che un giorno andrò in tribunale e avrò un processo e questo è molto peggio di quanto mi aspettassi. Dopo un anno e mezzo non potevo fare a meno di pensare che avrò presto la mia libertà, ma ora è chiaro che non accadrà presto. Non sono affatto ottimista sulla mia situazione”.
Silvio Gobbi