“Prima della chiusura delle indagini archeologiche, prevista per fine mese, abbiamo pensato di aprire il cantiere a una visita pubblica per far capire e far vedere quello che, fino ad oggi, è stato fatto nell’area che ospiterà il nuovo edificio dell’Istituto tecnico tecnologico “Divini” di San Severino”. Lo ha detto il funzionario della Soprintendenza Archeologia delle Marche, Tommaso Casci Ceccacci, all’open-day che ha permesso di osservare da vicino stratigrafia e reperti, composti da molte selci, lance e frammenti ceramici, risalenti a un abitato di età neo-eneolitica tra i più importanti della regione. Parliamo di circa 5 mila anni fa.
“Siti di questo genere in ambito marchigiano – ha spiegato Casci Ceccacci – sono noti, ma non sono mai stati indagati in maniera così approfondita. La Soprintendenza si è resa conto dell’importanza di ciò che rimaneva e ha deciso di fermare i lavori dichiarando che la scuola si sarebbe fatta una volta completate le indagini archeologiche. Per vari motivi, purtroppo, queste indagini si sono prolungate nel tempo”.
“Ora però l’intervento è quasi concluso – ha sottolineato il funzionario – e ringrazio l’ufficio del Commissario, il Comune e la Provincia, proprietaria della scuola, per aver dato a tutti la possibilità di fare un’importante visita al cantiere”.
- Open day
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All’iniziativa, organizzata proprio dalla Soprintendenza con la collaborazione degli altri enti e la partecipazione degli archeologi della cooperativa ArcheoLab impegnati nelle indagini, hanno preso parte anche la funzionaria Paola Mazzieri, il sindaco Rosa Piermattei, il dirigente scolastico dell’Itts “Divini”, Sandro Luciani, e il responsabile unico del procedimento per la realizzazione della nuova scuola, Jole Felicetti, la quale, intervenuta anche come delegato dell’ufficio del Commissario straordinario alla ricostruzione, ha detto: “Abbiamo solo tanta fretta di costruire la scuola, siamo contenti che la necessaria opera sia stata portata a termine e adesso non vediamo l’ora di veder crescere il nuovo istituto nel più breve tempo possibile. Volontà dell’ufficio del Commissario è quella di ricostruire la scuola al più presto”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Rosa Piermattei: “Era importante questa giornata per far capire perché si è impiegato così tanto tempo, ma anche per far vedere le prime fondamenta del nuovo istituto che, adesso, dovrà essere portato a termine velocemente”.
“Porto i saluti del “Divini” e ringrazio il sindaco perché so dell’impegno che ci ha messo per ottenere il permesso per ripartire coi lavori dopo un iter molto complesso in cui lo Stato italiano ha dovuto riconoscere i diritti di tanti enti e realtà anche private, comprese ditte che hanno avuto vicissitudini non tanto esaltanti”, è stata infine la dichiarazione del preside Sandro Luciani.
Poi la visita al cantiere archeologico che ha mostrato a tutti i preziosi reperti recuperati, molti dei quali finiranno presto per arricchire il museo “Giuseppe Moretti” di Castello al monte.