È uscito in libreria il primo volume della Collana editoriale della Fondazione Claudi per i tipi della Franco Angeli Editore. Il volume, curato da Gabriele Codoni e Stefania Severi, ha come titolo “La ragione dell’arte. Gli scritti di Claudio Claudi”.
Per la prima volta sono stati raccolti tutti i testi scritti dal poeta e filosofo marchigiano Claudio Claudi, alla cui memoria la Fondazione è dedicata, aventi a tema l’arte. Pochi sanno, infatti, che Claudi svolse anche un’intensa attività di critico d’arte, oltre che di letteratura, collaborando a varie riviste come Il Costume Politico Letterario, Alfabeto e Ausonia. Dopo la guerra entrò in stretto contatto con l’ambiente artistico della capitale, dopo l’esperienza avuta anni prima col Circolo delle Giubbe Rosse a Firenze, e frequentava la Casa Rossa di Giuseppe Mazzullo, i circoli del Caffè Rosati e del Caffè Greco, oltre alle numerose gallerie d’arte romane.
Il volume quindi raccoglie vari scritti, editi e inediti, sia teoretici che quelli dedicati a singoli artisti (compresi i maestri storici Carpaccio e Giotto) e alla madre Anna, composti da Claudi dal 1942 al 1969 e oggi conservati nell’imponente Archivio storico della Fondazione. Si tratta di recensioni ad opere e artisti, commenti a manifestazioni culturali, riflessioni generali sull’estetica e sull’insegnamento delle discipline artistiche.
Davvero interessanti sono le testimonianze contenute nel volume di varie personalità legate, sotto il profilo critico, familiare o anche amicale, al mondo artistico investigato da Claudi. Si tratta del pittore Sandro Trotti, di Donatella Monachesi (figlia del pittore Sante), di Letizia Stradone (nipote del pittore Giovanni), e di Giuseppe Mannino (figlioccio dello scultore Giuseppe Mazzullo).
Ci troviamo di fronte a un vero e proprio spaccato della storia artistica romana del dopoguerra, caratterizzata da un grande fermento culturale.
Nel volume c’è anche la presentazione della Collana da parte del Presidente della Fondazione Claudi, il professor Massimo Ciambotti, che ha fortemente voluto l’avvio di questo progetto editoriale, costituendo un prestigioso Comitato scientifico costituito dai professori Cangiotti e Aguti dell’Università di Urbino, Canullo e Carotenuto dell’Università di Macerata e dal poeta Davide Rondoni. Come ha scritto Ciambotti nella presentazione, l’intento è quello di editare l’intero corpus archivistico documentario e letterario, raccolto, catalogato e custodito nella sede di Palazzo Claudi a Serrapetrona, in maniera sistematica e secondo criteri di carattere scientifico. Non si tratta solo di storie di vita (Claudio, il fratello Vittorio, la madre Anna, la famiglia), ma di rivivere con queste la vitalità storica e culturale del nostro Paese dal dopoguerra agli anni ’60-‘70.
Sono già programmati i prossimi volumi che raccoglieranno in edizione critica gli inediti scritti letterari e poetici di questo autore le cui qualità finalmente cominciano ad essere conosciute.
Tutto ciò nell’attesa del Festival d’Estate a Palazzo Claudi, che si terrà a Serrapetrona nelle serate del 1°, 4 e 8 agosto con la partecipazione di alcuni dei più apprezzati musicisti della Staatsoper di Monaco di Baviera.