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Primo Bravi e le sue numerose attestazioni Avis
Primo Bravi e le sue numerose attestazioni Avis

Aveva l’altruismo nel “Dna”: l’Avis saluta Primo Bravi, il decano dei donatori

Cordoglio a San Severino per la scomparsa di Primo Bravi, già titolare dell’attività “Mobili Bravi” e soprattutto generosissimo donatore di sangue. La Città gli ha conferito nel 2003, per questo moto di altruismo, il titolo di Cittadino benemerito e lui, grazie a ben 153 donazioni di sangue intero, è in assoluto la persona che ha donato di più nella storia – ormai quasi settantennale (1953-2023) – della sezione settempedana dell’Avis. “Si era iscritto nel giugno del 1970 – dice Anelido Appignanesi, presidente dell’associazione – e tutti ricordiamo come puntualmente, ogni tre mesi, Primo si presentasse al Centro raccolta per compiere il suo gesto di grande generosità. Non ha mai aspettato che qualcuno lo chiamasse, era sempre il Primo – di nome e di fatto – ad avere il pensiero di donare perché il suo sangue poteva essere utile a salvare la vita di un’altra persona. Interpretando il pensiero di tutti i soci, e a nome del direttivo, esprimo sentimenti di sincero cordoglio per la sua scomparsa: l’Avis perde un amico e un testimone esemplare dei propri valori associativi. Con gratitudine ricordiamo il nostro Primo e ci stringiamo uniti attorno ai suoi familiari”.

Primo Bravi, uomo mite e buono, capace e onesto nel suo lavoro, aveva iniziato a donare già da giovane, quando viveva in Germania. Ultimamente le condizioni fisiche non gli permettevano più di farlo, ma nel suo sangue scorreva ancora tanto altruismo.

Aveva 81 anni.

Lascia i figli Debora, Cai e Giorgio, con i loro familiari, il fratello Carlo e la sorella Anna. I funerali sono stati celebrati ieri, lunedì 14 giugno, nella chiesa di San Domenico.

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