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L'Aula magna
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“Divini”, completati i lavori della Provincia: aperti anche il lab di Chimica e l’Aula magna

Inaugurati l’aula magna e il laboratorio di Chimica nel nuovo “Divini”. Presenti, fra gli altri, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il sindaco Rosa Piermattei, il dirigente scolastico Sandro Luciani, il viceprefetto Emanuela Milan, il cardinale Edoardo Menichelli, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Vespasiani e il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, in qualità di rappresentante della “Med Store”. La sua azienda – presente anche il figlio Stefano, ‘Ceo’ dell’impresa – ha fatto un’importante donazione di computer portatili Apple all’Istituto tecnico tecnologico di San Severino (per un’intera classe) e collaborerà a un progetto di formazione degli alunni alla scoperta di un nuovo sistema operativo, nonché per un maggior avvicinamento al coding e alla programmazione specifica.

Dopo la consegna delle chiavi del 27 febbraio scorso di 5 aule e 3 laboratori, con questa ulteriore parte del nuovo plesso si è completata la costruzione realizzata dalla Provincia di Macerata. Come noto, l’Amministrazione provinciale aveva programmato la realizzazione dei nuovi laboratori prima del terremoto e nell’estate 2016 partì il cantiere per la demolizione e la ricostruzione degli stessi. Il sisma interruppe i lavori perché la scuola fu dichiarata inagibile: “E’ cominciato così un calvario incredibile di questioni giuridico-istituzionali e tecnico-amministrative – ha detto il presidente Antonio Pettinari – che hanno portato anche a redigere due progetti diversi: uno da parte della Provincia, che era già stato appaltato, e uno a carico del Commissario per la ricostruzione. Oggi c’è la doppia soddisfazione di essere riusciti a mantenere la promessa fatta a febbraio, cioè il completamento della costruzione, e a vincere la scommessa a livello finanziario, perché i 3,2 milioni di euro necessari per finanziare l’opera sono tutti fondi della Provincia extra-terremoto. Un risultato ottenuto grazie alla tenacia, alla volontà e all’aiuto di tutta la struttura provinciale”.

Prima della visita all’interno della scuola, il dirigente Luciani ha illustrato alcuni progetti e ha parlato dell’ultimo arrivato in “casa-Itis”: “Un tornio di terza generazione automatizzato – sono state le sue parole – che costa 100 mila euro e qualifica fortemente questi laboratori e permette ai ragazzi di apprendere la programmazione e l’esecuzione dei lavori di tornitura su una macchina innovativa, che consente di eseguire lavorazioni complesse di particolari meccanici di alta precisione”. In apertura è intervenuta anche l’ex studentessa Valeria Magnano, neolaureata in Ingegneria meccanica, invitata dal preside a testimoniare proprio la validità formativa dell’Istituto settempedano. Inoltre, durante il saluto, il dirigente Luciani ha voluto ricordare il professor Tito Livio Lucarelli, prima insegnante di Chimica, poi vicepreside e “colonna portante” della scuola per almeno vent’anni, nonché il collaboratore scolastico Sante Bianchi, i quali – come purtroppo sappiamo – sono recentemente e prematuramente scomparsi.

Dopo la benedizione dell’aula magna, il cardinale Edoardo Menichelli ha aggiunto: “I soldi spesi per la scuola sono sacri; ciò che facciamo per i ragazzi è sacro. Sono la parte decisiva per il domani; quindi ragazzi, fatevi sentire quando la scuola non funziona, e imparate il dialogo umano e sociale, perché nessuno è uguale all’altro. La scuola deve essere la cattedra che insegna come la diversità sia il metro di un futuro libero”.

“Avete in voi tutte le armi buone e potenti e i valori necessari per poter risollevare questo territorio straordinario. Su di voi camminano le speranze delle nostre imprese , delle comunità locali, su di voi puntano le istituzioni scolastiche e pubbliche quando realizzano scuole per prepararvi alle sfide della vita. In un momento di preoccupazione e crisi, che sappiamo dovrebbe essere di spensieratezza, siete invece caricati di responsabilità enormi e di aspettative alte che la comunità ripone in voi. Perché su di voi si fa conto per dare risposte al futuro. Sono convinto che sia giusto comprendere fin da ora , anche a questa età, il ruolo importante che sarete chiamati a svolgere nella società civile, nelle aziende, nelle istituzioni e vi invito quindi non solo all’amore per la conoscenza ma a prepararvi per poter esprimere al meglio le capacità che consentiranno la costruzione del futuro di una società che possa tornare ad essere orgogliosa dei propri valori”. Sono state queste, invece, le parole del presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli, che ha poi aggiunto: “Un ringraziamento di cuore per il calore che riservate sempre all’istituzione Regione, perché calore e sostegno sono stati due fattori importanti che ci hanno confortato in questi mesi difficili in cui abbiamo affrontato con determinazione la seconda ondata della pandemia. Una comunità coesa e non polemica che ha saputo reagire con coraggio e dignità a due difficoltà: la prima, le conseguenze ancora visibili della grave ferita che ha colpito la nostra terra nel 2016 e la seconda ondata della pandemia che ha stravolto le dinamiche globali. A nome mio e del governo regionale, dunque, grazie per quello che ci avete saputo dimostrare in questi periodi. Dentro una grande opera, come questa scuola, ci deve essere un grande cuore, cioè quello spirito che consente di creare un clima idoneo alla realizzazione delle aspirazioni dei giovani. In questo senso i miei più cari auguri per la fine di un anno scolastico che è stato inusitato, tra DAD e presenza, e speriamo che sia l’ultimo in queste modalità. Vi auguro e ci auguriamo tutti la normalità e una buona estate che sia rigenerante e premiante per tutti degli sforzi che avete saputo sostenere”.

Fiorino Luciani

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