Con la Domenica delle Palme, appena trascorsa, si è aperta la Settimana Santa che vedrà le celebrazioni dei riti in tono ridotto, con delle limitazioni imposte dalla situazione Covid-19. Rispetto allo scorso anno, comunque, le celebrazioni potranno avvenire anche con la partecipazione dei fedeli, evitando assembramenti, “nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali”.
Lo scorso anno a causa della chiusura alla circolazione delle persone, dovuta alla pandemia in atto, che fermò l’Italia per più di due mesi, non era stato possibile assistere in presenza ai riti pasquali.
Il mattino del giovedì santo, nella basilica di San Venanzio a Camerino, si celebra la messa crismale o Messa del Crisma, presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli, assieme al vicario generale, mons. Mariano Blanchi. A questa celebrazione eucaristica partecipano tutti i presbiteri della Diocesi, che rinnoveranno anche le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione. In tale messa vengono consacrati gli Oli santi: il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi. Al termine della messa sarà allestita una postazione, nel transetto della Basilica di San Venanzio, dove saranno distribuiti gli Oli da portare nelle varie parrocchie.
In questo giorno, al mattino, non vengono celebrate altre messe in nessuna parrocchia o chiesa della Diocesi.
Il Triduo pasquale si apre, giovedì santo, 1° aprile, con la messa vespertina “nella Cena del Signore”. In questa celebrazione viene richiamato l’importante avvenimento dell’istituzione dell’Eucarestia, compiuto da Gesù nell’ultima cena con gli apostoli; inoltre ognuno è invitato a meditare su altri due aspetti legati a questa giornata: l’istituzione del sacerdozio ministeriale e il servizio fraterno della carità.
Le messe avranno i seguenti orari: ore 18 nelle chiese di San Lorenzo e Pieve, alle ore 18.30 alla Madonna dei Lumi e alle ore 19 a San Domenico e Taccoli. Non ci sarà la lavanda dei piedi.
Il venerdì santo, 2 aprile, “Adorazione della Croce” con una celebrazione comune, alle ore 18, alla Madonna dei Lumi. E’ il giorno del silenzio e dell’adorazione, il giorno in cui si medita la Passione di Cristo e attraverso la pratica della Via Crucis si ripercorre con Gesù la via del dolore che porta alla sua morte.
Una morte che, sappiamo, verrà vinta dalla Resurrezione. Non ci sarà il bacio della Croce, né seguirà la processione. In questo giorno sono strettamente proibite le celebrazioni dei sacramenti, eccetto quelli della guarigione (penitenza e unzione). Eventuali esequie sono celebrate senza
canto e senza il suono dell’organo e delle campane.
Anche la “Veglia Pasquale” del sabato santo, 3 aprile, si terrà alla Madonna dei Lumi, con una celebrazione comunitaria, alle ore 19. Nella liturgia della Chiesa cattolica, la Veglia pasquale è la solenne celebrazione della Risurrezione del Signore e poiché ricorda la vittoria sul peccato e sulla morte, da parte di Gesù Cristo, è la celebrazione più importante dell’anno liturgico: per tali ragioni è classificata “Madre di tutte le veglie”. È anche la più ricca e lunga liturgia di tutto l’Anno liturgico; essa è articolata in quattro parti: liturgia della luce, della parola, battesimale ed eucaristica.
Il culmine della Settimana santa si raggiunge con la Domenica di Pasqua, 4 aprile. E’ la più grande solennità per il mondo cristiano, che prosegue poi con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni e comprende anche la festività dell’Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste.
Le celebrazioni, nelle varie parrocchie di San Severino, si svolgeranno al mattino con i consueti orari. Nel pomeriggio, alle ore 18.30, alla Madonna dei Lumi, ci sarà un’unica celebrazione presieduta dall’arcivescovo Francesco Massara.
Dobbiamo ricordare, infine, che nei giorni 3, 4 e 5 aprile, in cui tutta l’Italia sarà in zona rossa, si potrà andare a messa con autocertificazione, sempre muniti di mascherina e rispettando il distanziamento. Saranno consentiti gli spostamenti per raggiungere i luoghi di culto nei pressi della propria abitazione.
Fiorino Luciani