Il 2020 sta lasciando lentamente, molto lentamente, il passo a un nuovo anno. Sui titoli di coda campeggia l’immagine della sofferenza, delle restrizioni, delle distanze fisiche ed emotive che abbiamo dovuto sopportare in questi mesi terribili per cercare di contenere l’emergenza sanitaria legata al Covid-19. L’umanità si è scoperta improvvisamente fragile, indifesa, sopraffatta da un evento imponderabile e molto spesso divisivo.
Da una parte le persone, soprattutto gli anziani, colpite duramente dal virus e costrette a una lunghissima “cattività” in casa o nelle strutture dove tante hanno perso la vita lontano dagli affetti.
Dall’altra parte le persone che rivendicano con forza il diritto a vivere normalmente.
In mezzo tutti coloro che quotidianamente devono confrontarsi con questa malattia. Tra questi anche gli operatori della “Lazzarelli” che stanno affrontando con coraggio e determinazione da oltre un mese questa piaga devastante.
La presidente Teresa Traversa: “Abbiamo trascorso momenti difficilissimi, alcune persone purtroppo non ci sono più e altre non stanno ancora bene. A dominare su tutto la grande stanchezza fisica, ma soprattutto psicologica per il dolore accumulato in tanti giorni di emergenza e per il senso di impotenza nei confronti di una malattia così subdola. In questo quadro desolante, tuttavia, si è aperto uno squarcio di luce bellissimo”.
La presidente fa riferimento alle persone, alle associazioni, alle istituzioni e alle aziende che hanno voluto condividere la grande difficoltà della struttura con un gesto, un abbraccio virtuale, ma anche con tanta generosità.
Poi prosegue: “Il sindaco Rosa Piermattei ha chiesto a gran voce alle istituzioni un aiuto concreto per supportare la ‘Lazzarelli’ in termini di personale – dice Teresa Traversa -, considerato che molti operatori hanno contratto il virus, e donazioni per sostenere la gestione messa a dura prova dagli ingentissimi costi sostenuti per l’acquisto di dispositivi di protezione. E la risposta non si è fatta attendere. Associazioni, aziende e tantissime persone hanno risposto con grande generosità elargendo contributi, materiali di prima necessità e dispositivi di protezione. La lista è veramente lunga e si può consultare sul sito della struttura (www.asplazzarelli.it; ndr). Grazie anche a questo prezioso sostegno la situazione va gradualmente normalizzandosi. Tre persone sono state ospedalizzate per complicazioni riconducibili al Covid-19, ma in struttura non ci sono più anziani che risultano positivi. Non appena gli esiti di ulteriori tamponi confermeranno questa situazione di completa guarigione potremo finalmente riaccogliere le persone che attualmente dimorano in Hospice e ricostituire finalmente la nostra grande famiglia”.
Infine, la situazione degli operatori. “Dopo un periodo veramente complicato – spiega Teresa Traversa – ora quasi tutti i lavoratori sono rientrati in servizio. Capitolo a parte meritano gli infermieri: cinque unità sono state assorbite dall’Asur e il personale rimasto è costretto a turni molto impegnativi per garantire l’assistenza necessaria. Al momento l’offerta sul mercato è assolutamente insufficiente a garantire la domanda di forza lavoro proveniente dalle strutture socio-assistenziali come la ‘Lazzarelli’ e se non verranno messe in atto delle azioni correttive la situazione volgerà presto al collasso con grave pregiudizio per una fetta consistente della popolazione anziana”.
Confidando nella completa guarigione di tutti gli ospiti, la presidente a nome e per conto del CdA, dei lavoratori e degli ospiti ringrazia tutti per il grande affetto dimostrato alla “Lazzarelli” e augura un Buon Natale e soprattutto un sereno 2021.