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La dietista Elisa Pelati
La dietista Elisa Pelati

Rubrica di educ-AZIONE alimentare. Perché la “vera dieta” non è una dieta?

Rubrica di educ-AZIONE alimentare a cura della dottoressa Elisa Pelati, dietista.

Perché la “vera dieta” non è una dieta?

“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene se non ha mangiato bene”
Virginia Woolf

Viviamo in una società dove il sovrappeso e l’obesità interessano tutte le fasce d’età. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) definisce l’obesità come una vera e propria malattia, un’epidemia sociale, nociva per la salute psicofisica e con gravi conseguenze sulla salute dei soggetti, prime tra tutte le patologie metaboliche, cardiovascolari, tumorali, osteoarticolari, respiratorie e non solo. Il mito dell’“obeso in salute e senza rischi” va sicuramente sfatato: le problematiche associate all’obesità sono veramente tante e sarebbe opportuno prevenire queste condizioni, piuttosto che curarle.

Siamo tutti consapevoli che uno stile di vita corretto (il quale comprende, ovviamente, l’alimentazione) è uno degli elementi cardine per la prevenzione di numerose patologie e il mantenimento del miglior stato di salute possibile.

Viene dunque spontaneo chiedersi, in queste situazioni: qual è la dieta “migliore” per me?

Nell’Italia del 2020, il termine “dieta”, soprattutto quando si deve perdere peso, viene solitamente associato a una visione restrittiva e negativa dell’alimentazione, caratterizzata da poche calorie (la famosa dieta “ipocalorica” che cura tutti i mali), quasi totalmente priva di carboidrati e grassi e ricca in proteine.
Chi non ha mai iniziato, di lunedì, a mangiare “fettina e insalata” a pranzo in quantità minime, arrivando alla sera con i crampi e un buco enorme nello stomaco? Chi non ha provato a digiunare e a cibarsi di sole proteine, magari abbinandoci una buona dose di palestra, senza riuscirci per più di una settimana?

Viviamo in un mondo in cui tutti si ritengono, ahimè, “professionisti dell’alimentazione” (nella maggior parte dei casi senza titoli e conoscenze adeguate) e il settore delle diete dimagranti, diventato ormai famoso proprio per questa condizione di sovrappeso e obesità, ogni giorno si arricchisce di teorie irrazionali e fantasiose, che man mano si allontanano sempre di più dal mondo della scienza e della medicina basata sull’evidenza. Stiamo parlando di vere e proprie imprese commerciali che si concentrano sul vendere diete e prodotti che permettano di perdere peso velocemente, senza fatiche, puntando sulla ricerca di scorciatoie, illusorie, senza tenere in considerazione la salute delle persone e l’impatto a lungo termine che queste diete hanno su di essa.

In aggiunta, molto spesso per una motivazione prettamente estetica, si vanno ad inserire i famosi integratori alimentari senza un reale bisogno, nell’illusione di poter perdere peso e guadagnare in salute. Questi approcci, assolutamente scorretti e privi di fondamenti, non risolvono mai il problema e, se inizialmente permettono di raggiungere il calo di peso tanto desiderato (da tenere a mente che, spesso, quello che perdiamo nella prima fase è acqua e massa magra e non massa grassa), favoriscono poi recuperi rapidi e con gli interessi, con delle conseguenze psicologiche, metaboliche e, non da ultime, economiche. Il quadro tipico di questa situazione è la “sindrome dello yo-yo”: l’interruzione temporanea dell’accumulo di peso, seguita da incrementi che superano il peso perso. Questi cicli portano ad un peggioramento complessivo della composizione corporea, determinando anche un aumento della massa magra a spese di quella magra, metabolicamente attiva; il risultato è la riduzione del metabolismo, soprattutto senza un adeguato movimento a supportare il tutto (che, nella maggior parte dei casi, viene ignorato).

Il segreto sta, invece, nel comprendere che cosa si intende (davvero stavolta) con il termine “dieta”: dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιτα, dìaita significa «stile di vita» e ha un significato molto più ampio rispetto ad un regime ipocalorico dimagrante. Ci si riferisce all’insieme delle abitudini alimentari corrette, sane ed equilibrate, che permettono di soddisfare le necessità fisiologiche dell’organismo, ma anche tutti gli aspetti psicologici e sociali, puntando così al raggiungimento della salute.

Il vero successo di una dieta, dimagrante o no, sia nel lungo che nel breve termine, dipende sicuramente da un cambiamento delle proprie abitudini alimentari e, nel complesso, dello stile di vita. Non esistono alimenti magici né diete universalmente valide: il piano nutrizionale (che, spesso, è
una vera e propria terapia), creato da un nutrizionista esperto, dev’essere personalizzato, facile da seguire e cucito sulla persona, un po’ come una sarta cuce i vestiti su misura ai propri clienti. Proprio per questo non possiamo parlare della “dieta di…” o della “dieta del..”, piuttosto di un percorso
individuale da intraprendere con tranquillità e fiducia nei confronti del proprio corpo, imparando ad ascoltarlo e a capire le sue necessità. Solo in questo modo la dieta che farete sarà l’ultima e, se ben fatta, quella che vi aiuterà a rimanere o a ritornare in salute. Parola di dietista!

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