Oggi, 24 settembre, è la festa di San Pacifico, co-patrono della città. Alle ore 11 il cardinale Edoardo Menichelli concelebra una messa solenne nei locali del santuario. Inizia inoltre un triduo di preghiera e di funzioni religiose in onore del santo che culminerà nella giornata-clou di domenica 27 settembre, quando la comunità francescana e i fedeli celebreranno l’annuale ricorrenza che, il prossimo anno (2021), si preannuncia particolarmente importante visto che ricorrerà il terzo centenario della morte di San Pacifico (1721-2021).
Per oggi, intanto, sono previste messe alle 9, alle 11 e alle 18.30.
Per domenica invece le messe sono alle 8, alle 9, alle 10, alle 11.30, alle 16, alle 17 e alle ore 18.30. In particolare, la messa delle ore 8 sarà l’atto conclusivo del tradizionale pellegrinaggio a piedi che partirà dall’edicola del santo, al rione Settempeda. Una volta giunti al santuario, i “pellegrini” saranno accolti dai frati del convento e da mons. Mariano Blanchi, vicario generale della diocesi di Camerino-San Severino, il quale presiederà la funzione religiosa. Il cammino a piedi sarà guidato dalla Confraternita del Corpus Domini e dalle altre Confraternite cittadine. La partenza dal rione Settempeda è prevista alle ore 6.15.
Poi, alle 11.30, celebrerà il Ministro provinciale dei frati minori delle Marche, padre Simone Giampieri: parteciperanno autorità cittadine con il Gonfalone del Comune; animerà la messa il coro di Sant’Agostino.
Invece, alle ore 16, la messa sarà animata dal coro “Turdion Ensemble” diretto dal Maestro Simone Montecchia.
Infine, al termine della celebrazione delle ore 18.30, ci sarà la benedizione ai fedeli e alla città dall’atrio della chiesa. Presiederanno i sacerdoti novelli francescana padre Lorenzo Del Bene e padre Carlo Benigni.
Nella giornata di domenica, per favorire l’afflusso di fedeli al santuario, sarà attivo un bus-navetta di Contram con partenze continue dal piazzale San Domenico.
“Vi invitiamo a salire il sacro colle – dicono i frati custodi del santuario – per pregare e, come umili pellegrini, per chiedere perdono al Signore e ottenere l’indulgenza plenaria”.