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Ricostruzione: due famiglie rientrano a casa col nuovo anno
Ricostruzione: due famiglie rientrano a casa col nuovo anno

Post sisma: due famiglie festeggiano 2020 col rientro a casa

Inizio del nuovo anno a casa per due famiglie settempedane che, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016, si erano dovute trasferire in sistemazioni provvisorie. Il sindaco Rosa Piermattei ha firmato le revoche delle Ordinanze di inagibilità con le quali aveva dichiarato non utilizzabili due immobili in viale Santa Margherita, nella frazione di Cesolo, e in via Barbiato, nella frazione Granali.
Per la riparazione del danno sismico e il rafforzamento locale del primo edificio l’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche ha messo a disposizione un finanziamento pubblico di 75 mila euro, per il secondo un importo di 80 mila euro. La dichiarazione di fine lavori da parte dei tecnici ha anticipato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità e reso possibile il rientro a casa.

Un’altra famiglia settempedana è tornata a casa prima di Natale in località Parolito. Il proprio immobile è stato interessato da lavori di recupero per un importo di 45 mila euro finanziati dallo stesso Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.

Inoltre, il sindaco ha firmato altre due revoche di altrettante Ordinanze di inagibilità relative a due edifici in località Granali e in vicolo Oscuro.
Nel primo dei due immobili, una singola abitazione, sono estate effettuate opere di riparazione del danno per complessivi 54 mila euro, mentre nel secondo – in vicolo Oscuro – sono stati portati a termine lavori per un ammontare di 45 mila euro.

Complessivamente, negli ultimi dodici mesi, il primo cittadino settempedano ha firmato più di 100 revoche di inagibilità. In alcuni casi si è trattato anche di revoche che hanno interessato edifici abitati da diversi appartamenti.
All’ufficio Sisma del Comune di San Severino, alla data del 13 dicembre, erano state presentate in totale 380 pratiche, di cui 263 relative alla ricostruzione leggera, 113 relative alla ricostruzione pesante e 4 relative alle attività produttive. Sono 45 in totale le pratiche che hanno riguardato, invece, la delocalizzazione sempre delle attività produttive. In tutto – a quella data – erano stati finanziati 202 cantieri, di cui 186 relativi alla ricostruzione leggera e 16 relativi alla ricostruzione pesante, per un importo complessivo di oltre 32 milioni di euro.

A metà dicembre scorso erano chiuse 139 pratiche (più 32 legate al cosiddetto “Sisma bonus”).

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