Marisa Ventura e Lorenzo Bartolucci hanno partecipato, lo scorso giugno a Fabriano, alla mostra collettiva “EXerciseBOOKS / Esercizi di artigianato”, curata da Stefania Giuliani (LL – Legatoria Librare di Ancona), patrocinata da Confartigianato e Unesco. Coppia nella vita, entrambi residenti a San Severino (lei dalla nascita, lui di adozione ormai) ed ex studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, sono da tempo nel campo dell’arte, tra esposizioni collettive, lavori d’illustrazione e festival. Abbiamo deciso di intervistarli per conoscere meglio la loro storia ed il loro rapporto col difficile mondo dell’arte.
Lorenzo, Marisa, parlateci della vostra ultima esperienza artistica “EXerciseBOOKS / Esercizi di artigianato”. Come è andata la mostra? Quali sono stati i risvolti positivi e negativi?
Lorenzo: «Direi che la mostra è andata benissimo, grazie anche alla bellissima location a disposizione. È stata una magnifica avventura, in quanto questa volta ero coinvolto oltre che come illustratore anche come falegname. La cosa migliore è stata sicuramente il fatto di associare il mio lavoro accanto a quello di affermati artisti del settore, davvero appagante».
Marisa: «Illustrare una copertina di uno dei quaderni in mostra è stata un’esperienza molto stimolante, perché insieme a me sono stati chiamati degli illustratori bravi, validi e che stimo. In questa mostra ho curato anche la parte grafica, insieme a Stefania Giuliani (Legatoria Librare Ancona), con cui sia io che Lorenzo collaboriamo spesso. È stato un evento molto in vista, dato che era all’interno della 13^ Unesco Creative Cities network annual Conference a Fabriano».
Questo evento è solamente l’ultimo di una lunga serie. Quali sono le precedenti esperienze che ricordate con più piacere?
Lorenzo: «A dicembre dell’anno scorso, sempre alla Legatoria Librare, realizzai un’installazione composta da una serie di libretti antropomorfi che a loro modo festeggiavano i 20 anni di attività della stessa legatoria. Fu un progetto molto divertente».
Marisa: «Forse l’ultimo lavoro svolto per la linea giochi Montessori di Clementoni: mi è piaciuto molto vedere i miei disegni all’interno di un gioco».
Vi siete formati, e conosciuti, all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Come è stato il vostro percorso accademico? Cosa ricordate con più, e meno, piacere degli anni trascorsi all’Accademia?
Lorenzo: «Gli anni dell’Accademia sono stati fondamentali! Venivo da un liceo scientifico e quindi ero totalmente estraneo a questo mondo, se non per la mia innata voglia di usare le mani per fare cose. Ovviamente con gli anni ho capito sempre meglio quale sarebbe stata la mia strada: coniugare il mio lavoro artistico con quello artigianale. Di ricordi ne ho tantissimi: primo fra tutti il viaggio a Kassel per vedere “Documenta”, e poi le persone speciali che mi hanno accompagnato in quegli anni, tra cui anche tuo padre (Paolo Gobbi, ndr)».
Marisa: «Il primo ricordo che mi è venuto in mente con questa domanda è di uno stato d’animo: mattine trascorse a ripassare storia dell’arte in attesa dell’esame, o nottate insonni a finire un dipinto o un disegno sempre all’indomani di un esame. A parte questo, l’Accademia mi ha aperto un mondo e ha creato amicizie che durano ancora oggi».
Marisa, oltre ai vari lavori che hai svolto e svolgi, ti occupi di grafica e illustrazione. Quali sono le tue esperienze nel settore?
«Dopo l’Accademia ho frequentato un corso di grafica e subito dopo ho iniziato a lavorare per la tipolitografia Artelito e, successivamente, da Stilarte a Pollenza. In quest’ultima azienda ho potuto lavorare molto liberamente e sperimentare l’illustrazione con la grafica. Il lavoro mi piaceva parecchio, perché realizzavo le grafiche di tazze, tazzine e tessuti per la cucina. Mi sono dimenticata di dire che tra queste due esperienze lavorative, ho avuto modo di specializzarmi nell’illustrazione frequentando un Master in Illustrazione per l’editoria per l’infanzia – Ars in Fabula -, sempre all’Accademia di Macerata. Oggi continuo a lavorare con la grafica e il disegno, ma in proprio».
Lorenzo, oltre alla pittura e disegno, sei un artigiano, un falegname. Come riesci a combinare falegnameria ed arte? Riesci a far entrare il tuo lavoro artigianale nelle opere che realizzi per le mostre?
«Credo che questo avvenga in maniera naturale ormai. Non potrebbe essere altrimenti. Certo, vorrei avere un po più di tempo da dedicare al mio percorso artistico, ma mi reputo una persona fortunata a fare il lavoro che più mi piace».
Infine, un’ultima domanda rivolta ad entrambi: avete nuove mostre o progetti in cantiere?
Lorenzo: «Sto lavorando ad un altro libretto, ma al momento è tutto in altissimo mare e soprattutto sto/stiamo lavorando alla nuova edizione del RATATÀ 2020 (Festival di Illustrazione, Fumetto ed Editoria indipendente a Macerata, ndr)».
Marisa: «Sto lavorando ad un progetto libro che spero trovi presto un editore che lo stampi».
Silvio Gobbi