Si è concluso ad Apiro il 48° Festival internazionale del folclore, “Terranostra”. Dopo i saluti del Ferragosto, con l’esibizione anche del minigruppo dell’associazione Urbanitas, le formazioni ospiti – giunte quest’anno da Bosnia, Brasile, Cuba, Ossezia, Perù e Baschiria (Russia) – hanno via via lasciato il paese, portando con sé tante “cartoline” di un’esperienza emozionante che travalica l’aspetto puramente artistico dell’evento. L’ultimo a partire, ieri, è stato il gruppo del Perù.
Per tre di loro, però, il tour in Italia prosegue con altre tappe. Parliamo dei brasiliani del “Boi Brilho da Ilha” di São Luis (capitale dello stato settentrionale di Maranhão), della compagnia di danza Akjondoz proveniente dalla Baschiria (parte occidentale degli Urali) e della Compañía Folklórica Camagua di Cuba (ballerini e musicisti professionisti). Saranno impegnati in altre manifestazioni internazionali dedicate al folclore, poi torneranno pure loro a casa.
“E’ stato un bel Festval – dice il presidente dell’Urbanitas, Federico Ciattaglia – in cui sono stati proposti spettacoli di qualità. Il pubblico li ha apprezzati; anche a Jesi, nelle due serate di ‘Terranostra in tour’, hanno avuto successo. Inoltre, la Festa paesana e l’evento finale di Ferragosto sono stati, come sempre, affollatissimi di persone. Al Galà del folclore – serata clou della rassegna – è mancata invece qualche presenza a causa del maltempo. Alla fine non è piovuto e lo spettacolo si è svolto regolarmente, ma l’allerta-meteo diramata alla vigilia ha scoraggiato evidentemente alcuni potenziali spettatori che in condizioni normali sarebbero senza dubbio venuti ad Apiro. Pazienza, sarà per il prossimo anno…”.
TAG: Apiro