Nel territorio di San Severino ci sono tanti bei posti dove ritrovarsi, ma mancava un posticino: un luogo originale, accogliente, centrale, con un’ampia e suggestiva zona all’aperto, dove trascorrere piacevoli serate in compagnia di familiari e amici mangiando una buona pizza e non solo. Ora questo luogo c’è e si chiama appunto “Il posticino”.
Nato da una idea e dalla voglia di fare di Marco Cataldi e della sua compagna Elizabeth Santarelli, “Il posticino” si trova all’inizio della centralissima via Dante Alighieri, a due passi dai giardini pubblici.
Abbiamo fatto due chiacchiere con i titolari per farci spiegare, in anteprima rispetto all’inaugurazione prevista per domenica 22 luglio, quali sorprese riserveranno ai loro ospiti.
Cosa proporrà “Il posticino” di particolare per tenere fede al nome che avete scelto di dargli?
“Abbiamo voluto creare un luogo intimo, accogliente dove trascorrere una serata diversa. Un luogo, facilmente raggiungibile e quindi non lontano dal centro che però avesse le peculiarità di un locale più periferico e “Il posticino” queste caratteristiche le ha tutte, grazie anche all’ampio giardino utilizzabile nelle serate estive. Inoltre il locale, ospitato in un’antica abitazione liberty, è molto versatile e negli anni potrà subire ulteriori modifiche. C’è infatti una bella cantina che vorremmo utilizzare per feste o iniziative particolari”.
Marco fino a pochi mesi fa perito meccanico ed Elizabeth insegnate di inglese: cosa ha determinato la scelta di questo cambio di vita?
“Abbiamo da sempre condiviso una grande passione per la cucina e per il cibo; poi, negli ultimi anni, abbiamo scoperto il piacere di fare e mangiare la pizza: un prodotto semplice, genuino ma dove la fantasia e la professionalità del pizzaiolo possono esprimersi creando prodotti molto diversi sia tra loro sia rispetto a quanto propongono altri. Chi sceglie questo mestiere deve essere pronto a una continua sperimentazione di prodotti alternativi per andare incontro alle esigenze delle persone che ricercano sempre sapori nuovi e diversi”.
Marco, come ti sei preparato a questo nuovo mestiere?
“Ho seguito vari corsi professionali e conseguito attestati per prepararmi alle tecniche della panificazione e, nell’applicare gli insegnamenti ricevuti, mi sono accorto subito del gradimento di quanto facevo, raccogliendo il plauso di parenti e amici. Questo mi ha dato maggiore consapevolezza della strada che volevo intraprendere e anche una buona dose di coraggio che non deve mancare quando si decide un cambiamento così radicale della propria vita”.
“Il posticino” è un luogo davvero originale: chi vi ha aiutato a mettere in pratica la vostra idea, chi vi ha consigliato e aiutato a crearlo così?
“Con l’aiuto di Marco Armoni, un designer che collabora con Emanuele Mastro T (Ticà), abbiamo sviluppato un’idea maturata dalla cultura nord europea di Elizabeth. Desideravamo creare un connubio tra materiali poveri come il legno e il ferro che costituissero la base di un contesto molto naturale e ci piaceva che ci fosse una continuità di stile tra l’interno e l’esterno del locale in un tutt’uno armonico. Crediamo di esserci riusciti”.
Il terremoto ha segnato San Severino: quanto coraggio ci vuole per intraprendere nuove iniziative nell’incertezza del futuro?
“Ci vuole tanto coraggio, però a noi piace San Severino, qui vogliamo vivere e fare crescere nostra figlia Emma e lavorare con impegno e dedizione per condividere con i nostri concittadini la passione che ci anima. Il terremoto è sempre presente, ma bisogna andare avanti e questo è un incoraggiamento, non solo per noi ma per tutti”.
A proposito di Emma, che ha tre anni, ne “Il posticino” avete creato un altro posticino proprio per i bambini come lei?
“Sì, ci sarà uno spazio esterno con due tavolini appositamente a misura di bambino e un angolo giochi dove intrattenerli affinché non si annoino. Ma anche all’interno ci saranno piacevoli sorprese per i più piccoli”.
Farete solo pizza o proporrete anche altri piatti ai vostri clienti?
“Ci saranno altri piatti come primi, secondi e contorni, antipasti e naturalmente dolci per pasti veloci. Siamo aperti comunque sia a pranzo che a cena”.
Senza svelarci troppo i vostri “segreti”, Marco ed Elizabeth potete dirci cosa la rende unica e più buona la vostra pizza non solo al palato, ma anche per digeribilità e sostanze? E che altro offrirete?
“Utilizziamo un metodo per ottenere un impasto a lunga maturazione che è quello che rende la pizza molto digeribile e ci impegniamo ad utilizzare materie prime di altissima qualità e a chilometro zero che potremo quindi verificare personalmente. Lo abbiamo da tempo sperimentato: metodo e materie prime danno un risultato eccellente. Per quanto riguarda il bere proporremo una discreta selezione di birre principalmente italiane e vini prevalentemente marchigiani. Tuttavia non mancheranno vini italiani di qualità”.
Ci sarà una pizza speciale che vi contraddistinguerà: la pizza “Il posticino”?
“Sì, gli ingredienti saranno rucola, pomodorini e stracciatella. E’ molto apprezzata!”.
Allora quando San Severino vedrà l’apertura de “Il posticino”?
“Apriamo domenica 22 luglio e saremo aperti tutta l’estate. Il giorno di chiusura è il martedì. Sarà possibile pure l’asporto, anche se ci piace ricevere e far incontrare qui le persone, del resto abbiamo creato questo posticino proprio per loro!”.
- Il locale in via Dante Alighieri
- Un angolo del nuovo locale