Salirà sul palco del Feronia la rassegna “Sibillini live, percorsi culturali per la ricostruzione”, ovvero un mese di musica e teatro nei luoghi più colpiti dal sisma: San Severino, appunto, ma anche Camerino, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Roccafluvione, Amandola, Pieve Torina, Fiastra e Arquata del Tronto. Il festival itinerante, organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti locali e nazionali e sotto la direzione artistica di Musicamdo, farà tappa qui sabato 4 novembre (inizio dello spettacolo alle ore 21) e vedrà protagonista Ginevra di Marco, una delle voci femminili italiane più belle e amate, massima esponente della world music e nuovo folk italiano, ex voce femminile del Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.).
Il suo contributo per Sibillini Live è nel nome della grande cantante argentina Mercedes Sosa, e nel suo live ripercorrerà i più importanti momenti della carriera de “la Negra” cantando le più belle canzoni da lei interpretate. Lo spettacolo è stato pensato, arrangiato e prodotto con Francesco Magnelli e Andrea Salvadori. Da qui nasce il nuovo album “La Rubia canta La Negra” vincitrice della Targa Tenco 2017.
Un concerto fortemente simbolico che vuole infondere, attraverso le canzoni della Sosa, un po’ di quel vento di speranza che lei ha saputo spandere su tutta la Terra. L’ingresso è gratuito (info e prenotazioni tel. 0733/638414).
Ginevra Di Marco, nata a Firenze nel 1970, nel 1993 partecipa come ospite in “Ko de mondo”, primo disco dei Csi. Le sue qualità vocali la fanno subito notare, e già dal seguente disco “In quiete”, registrato dal vivo, la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo. Con il Consorzio Suonatori Indipendenti resterà per i dieci anni successivi.
Dal 1999 inizia una parallela carriera solista con la collaborazione di Francesco Magnelli, altro componente dei CSI. Sempre nel 1999 esordisce da solista con l’album “Trama tenue”, con il quale vince la Targa Tenco e il Premio Ciampi come miglior disco di esordio. Collabora inoltre con Max Gazzè e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Nel 2004, assieme a Magnelli, lascia i Pgr per seguire altre direzioni. Si arriva così a “Disincanto”. Nei due anni successivi Ginevra si dedica quasi esclusivamente alla grande esperienza musicale e di vita intrapresa con lo spettacolo Stazioni Lunari. Da qui inizia il suo nuovo grande viaggio: quello che parte dalla tradizione della sua Toscana per allargarsi ai canti popolari del Mediterraneo.
Arriva così a registrare “Stazioni Lunari” prende terra a Puerto Libre, uscito nel novembre 2006. Nello stesso solco si inserisce “Donna Ginevra” (2009). Il disco vince la Targa Tenco per la migliore interpretazione. Negli ultimi anni Ginevra continua ad incrociare volti, suoni, memorie, e fa suoi canti in lingue diverse, si confronta con artisti del panorama nazionale e internazionale in uno scambio musicale e umano. Nel 2016 riceve il Premio Maria Carta. L’ultimo progetto è il disco dedicato a Mercedes Sosa, la più grande cantora dell’America Latina e simbolo della lotta per i diritti civili in Argentina.