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Cristina Marcucci (a sinistra) con il sindaco Rosa Piermattei e il presidente dell'Avis, Anelido Appignanesi, alla partenza dei baby atleti della Rotellistica Settempeda, in Piazza del Popolo, durante uno dei tanti momenti della manifestazione "Ripartiamo insieme".
Cristina Marcucci (a sinistra) con il sindaco Rosa Piermattei e il presidente dell'Avis, Anelido Appignanesi, alla partenza dei baby atleti della Rotellistica Settempeda, in Piazza del Popolo, durante uno dei tanti momenti della manifestazione "Ripartiamo insieme".

Cristina Marcucci: ‘Ripartire insieme? Si può fare…”

Cristina Marcucci, presidente dell’Associazione Help, fa un bilancio di “Ripartiamo insieme”, evento organizzato lo scorso week end a un anno dal terremoto.
Cristina, è soddisfatta per la riuscita della manifestazione?
“Ancora devo recuperare dalla fatica, ma sono contenta: mi pare che sia andato tutto bene…”.
Qual è stata la cosa più bella?
“Essere riusciti a mettere insieme tante persone e realtà diverse. Ma soprattutto aver dato la possibilità a moltissimi bambini e ragazzi di giocare fra loro e di divertirsi anche con chi, nella vita, è stato condizionato da gravi problemi fisici: lo sport e le attività ludiche abbattono certe barriere, fanno vincere la solidarietà. E la forza di volontà degli atleti della Special Olympics e del Comitato paraolimpico è stato un grande esempio per tutti noi: ha ritemprato il nostro coraggio, la nostra voglia di ripartire insieme dopo il terremoto”.
Una “perla” di questa intensa tre giorni?
“La lettera che Papa Francesco, tramite la Segreteria di Stato vaticana, ha inviato al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, che nelle scorse settimane era stata in Piazza San Pietro proprio per parlare con il Pontefice di questa iniziativa e per invitarlo a far visita alle nostre popolazioni terremotate”.
E cosa dice la lettera?
“Contiene un ringraziamento per il volume su San Severino che il sindaco ha donato al Papa e un ‘saluto benedicente’ rivolto a tutti noi settempedani. Un gesto di attenzione molto gradito, e speriamo davvero che un giorno possa venire a farci visita seguendo l’esempio di san Giovanni Paolo II (marzo 1991; ndr)”.
Molto bella e toccante è stata anche la visita di Zia Caterina e dei clown dottori in ospedale, giusto?
“Direi proprio di sì, perché lei è un personaggio straordinario e la Valigia delle meraviglie è davvero qualcosa di unico. Sono stati all’Hospice, dove c’era il dottor Sergio Giorgetti, ad accoglierli, e poi in Medicina e Oncologia: hanno abbracciato e fatto sorridere tanti pazienti che lottano per farcela. La loro simpatia ha portato un po’ di allegria nei loro cuori. E l’esperienza ha portato frutto, perché la struttura sanitaria settempedana vorrebbe instaurare un rapporto di collaborazione duraturo proprio con la Valigia delle meraviglie”.
Altri momenti importanti?
“Credo che siano stati tutti importanti, poi le persone – secondo i propri gusti o interessi – ne ha apprezzato magari di più uno invece che un altro. Abbiamo cercato di coinvolgere molte realtà locali e del territorio, a cominciare da scuole e società sportive; ringrazio, a tal proposito, tutti coloro che si sono adoperati a vario titolo per la migliore riuscita della manifestazione. L’elenco da fare, a cominciare dal Comune, sarebbe davvero lungo… Però una cosa posso aggiungerla: ripartire insieme si può, basta crederci davvero!”.

m. g.

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