Sono diventati 128 i Comuni inseriti all’interno del cratere del terremoto che da oltre due mesi funesta l’Italia centrale. Ai 60 individuati a metà ottobre, se ne aggiungono altri 68, quelli cioè che hanno subìto danni con le nuove scosse di fine ottobre. L’elenco è contenuto nella relazione tecnica allegata al decreto varato dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi. E fra questi, ovviamente, c’è pure San Severino Marche.
Le misure già previste per l’emergenza di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto saranno così allargate a un bacino territoriale molto più grande, distribuito su quattro regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) e sei province (Perugia, Macerata, Ascoli, Fermo, Rieti e Teramo): in quest’area si concentrerà la maggior parte degli interventi del governo.
Ma su questo argomento si registra un intervento del consigliere regionale Sandro Bisonni. Ecco la sua nota.
“Il terremoto ha colpito tutti distruggendo non solo le nostre case, ma molto molto di più. Quando passerà la paura, che continua con il proseguire delle scosse, si penserà alla ricostruzione e qui molti troveranno un’amara sorpresa: essere completamente esclusi da qualsiasi forma di risarcimento.
L’attenzione mediatica si è concentrata sul “cratere sì”, “cratere no” che in realtà incide solo per alcuni aspetti (importanti ma limitati). Quello che pochi sanno, o che volutamente non si dice, è che chi ha la casa agibile, ossia classificata in classe A, pur avendo riportando numerosi danni diffusi, sia che si trovi nel cratere sia che si trovi fuori dal cratere, non riceverà un solo euro.
Sia chiaro: chi ha l’abitazione inagibile rappresenta una priorità assoluta, a loro va tutto il nostro sostegno morale ed economico, ma non dobbiamo dimenticarci che nei paesi un po’ più lontani dagli epicentri sono di gran lunga superiori le abitazioni agibili rispetto a quelle inagibili. Eppure il terremoto c’è stato per tutti: città come Tolentino, San Severino, Fabriano eccetera presentano più abitazioni agibili danneggiate che inagibili.
Nel ’97 l’inagibilità serviva solo a determinare la necessità dello sgombero, ma non influiva direttamente sul diritto al risarcimento, che veniva stabilito mediante il superamento di un indice di danno. Credo che sia più equo ritornare a questa sorta di franchigia piuttosto che parlare di agibilità”.
Intanto, martedì 15 novembre la Commissione regionale Ambiente e territorio, su richiesta del vice presidente Sandro Bisonni, si riunisce a Tolentino: sono stati invitati a partecipare il Commissario Errani, la Protezione civile, alcuni assessori regionali, il presidente della Provincia di Macerata e i sindaci del maceratese.