L’hanno salvato i carabinieri da sotto le macerie di un’abitazione di via Monti Sibillini, semidistrutta dopo la “scossona” di domenica.
Giovedì scorso, il gattino Vasco, un vispo esemplare di tigrato, è tornato alla luce per la gioia del suo padrone Alberto Fizzoni. “Purtroppo la nostra abitazione è stata gravemente danneggiata dal sisma – racconta il falegname di San Severino che ora alloggia all’agriturismo “La Casa di Lucia” con i genitori -; abbiamo fatto in tempo a salvarci ma, per quanto mi prodigassi, non sono riuscito a ritrovare Vasco, che avevo adottato pochi giorni dopo il terremoto del 24 agosto scorso mentre vagava nei pressi dello Sport Bar (ora inagibile, ndr) che frequentavo. L’avevo dato per spacciato, finché la telefonata di una vicina, nella cui cantina Vasco si era rifugiato dopo essere stato salvato e accudito da una pattuglia di carabinieri antisciacallaggio, mi ha ridato la gioia. L’ho chiamato come il portoghese, primo europeo a navigare fino in India, perché non lascia un ambiente di casa inesplorato”. A Vasco, scampato per due volte al sisma dato che prima di Alberto aveva trovato un padrone la cui casa è risultata poco dopo inagibile, Alberto ricorda scherzosamente che gli rimangono solo… sei vite.
Lu. Mus.