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Il "camino" di un inceneritore
La Regione dice "No" all'incenerimento dei rifiuti

Rifiuti: 8 nuovi inceneritori in Italia, uno nelle Marche

Inceneritori per tutte le Regioni, il Governo conferma la previsione di un inceneritore anche nelle Marche. E’ stato pubblicato, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2016 con il quale il Governo, nonostante le osservazioni e le contestazioni avute dai territorio e da alcune Regioni, ha confermato la previsione di 8 nuovi inceneritori da disseminare in giro per l’Italia. Uno di questi, appunto, nelle Marche per bruciare 190 mila tonnellate all’anno di rifiuti.
Il Governo ha deciso anche di evitare la famigerata “Valutazione ambientale strategica” (Vas) forse per non soggiacere all’obbligo previsto in tale procedura di considerare anche le ipotesi “alternative”, evitando così la possibilità procedurale di dimostrare la sostenibilità economica e ambientale dei trattamenti a freddo e incanalando ogni logica soltanto nel solco della combustione.

Così le preoccupazioni di tutti noi – cittadini, associazioni, enti – sono diventate grave realtà, ma appare inammissibile che, mentre nei territori si lavori e si impieghino risorse, energie e soldi pubblici per avere un gestione virtuosa dei rifiuti, aumentare la Raccolta differenzia, il riciclo, il recupero e il riuso, a Roma il Governo abbia voluto seguire una strada diversa in pieno contrasto con le aspettative della collettività.

“A questo punto – scrive Massimo Gianangeli del Movimento 5 Stelle – diventa urgente e fondamentale che tutti gli Enti locali tornino a deliberare la contrarietà a tale inaccettabile decisione del Governo, spingendo le Regioni ad avviare immediatamente le azioni di contrasto anche giuridico e legale alle imposizioni di Renzi e del Ministro dell’Ambiente Galletti, firmatari del Decreto. Mi auguro che tutti i Consigli regionali battano un colpo e diano un segnale forte in tal senso contro le imposizioni di un Governo ormai totalmente sordo ai territorio e lontano anni luce dagli interessi dei cittadini e dal bene comune”.

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