“L’ospedale di San Severino dispone di tutti gli elementi logistici, strutturali e sanitari per essere Centro di Diagnosi prenatale di secondo livello. La Giunta regionale deve modificare quanto stabilito nel 2015 e riconoscere al centro settempedano le sue reali potenzialità” A chiederlo è il consigliere regionale Sandro Bisonni con una mozione presentata al Consiglio regionale proprio allo scopo di portare il tema all’attenzione dell’assemblea legislativa delle Marche
Per entrare nel merito della richiesta va detto che un Centro di primo livello può svolgere esami basilari come l’ecografia, quello di secondo livello può fare analisi più approfondite come ad esempio la villocentesi e quello di terzo livello prestazioni ancor più particolari, valutate e studiate.
Ebbene nel 2015 la Regione ha individuato tre sedi: Pesaro e Loreto per la diagnosi prenatale di II livello con lo scopo di coprire il territorio regionale a nord e a sud essendo la zona centrale coperta dal Salesi di Ancona, che è centro di terzo livello.
Appare però evidente che Loreto non è affatto baricentrico rispetto al territorio sud delle Marche, inoltre si trova nella stessa provincia di Ancona dove esiste già, a 30 chilometri, il Salesi e non ha mai avuto reparti, né medici, né attrezzature adeguate per questo tipo di analisi avanzate.
“L’ospedale di San Severino invece – afferma Bisonni – svolge già prestazioni di pari livello, dispone di strutture e spazi adeguati, di medici esperti di diagnosi ostetrica, di macchinari, di parcheggi, nonché di un’elisuperficie e serve da tempo un esteso territorio che comprende molti Comuni. Ha quindi tutti i numeri per essere il centro più adatto a coprire il sud e l’entroterra della regione. Per questo la delibera va modificata e ristabilito un equilibrio che consenta a tutto il territorio regionale di avere, in questo ambito, pari diritti e opportunità”.
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