Sarà Alberto Giuliani, dopo 4 lunghi anni trascorsi a Macerata dove ha conquistato due Scudetti (2012 e 2014) e altrettante Supercoppe (2013 e 2014), a sedersi sulla panchina della LPR Volley Piacenza per la stagione 2015-2016. Giuliani, nato a San Severinoe il 25 dicembre 1964, prima di vestire i panni dell’allenatore ha indossato la maglia di Macerata in qualità di schiacciatore vincendo consecutivamente un campionato di serie C e uno di B2. E’ stato proprio in quegli anni che il nuovo tecnico di Piacenza ha iniziato la sua attività di allenatore al timone della San Severino Volley, con cui ha incanalato una serie incredibile di vittorie portandola, nello spazio di pochi anni, dalla 1ª Divisione fino alla B1.
Poi, nel 2002-2003 dirige la Carilo Loreto A2, mentre nel 2006-2007 va a Corigliano e approda alla massima serie nel 2007-2008. Sul finire di quella stagione si sposta sulla panchina di Verona dove rimane fino al 2009. Successivamente Giuliani inizia ad allargare la bacheca dei trofei giungendo a Cuneo: qui, in due anni, vince un campionato, inanella in rapida successione una Supercoppa, una Coppa Cev e una Coppa Italia. Nella stagione 2011-2012 Giuliani passa alla Lube e in 4 anni conquista due Supercoppe e due scudetti.
Nel corso della sua carriera Giuliani ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui, nel 2010, il titolo di Miglior allenatore della A1 mentre nel 2007, anno in cui è stato protagonista di una storica promozione nella massima serie con Corigliano, il coach era stato incoronato Miglior tecnico dell’A2.
Ecco le prime parole di Alberto Giuliani dopo la firma del biennale con Piacenza:
“Cosa mi ha convinto ad accettare la piazza di Piacenza? In primis mi è piaciuta la caparbietà del Presidente che ha tentato fino all’ultimo di mantenere alto il nome di Piacenza e fare in modo che una squadra così importante per la pallavolo italiana non scomparisse. Inoltre è stata determinante il ruolo del direttore sportivo Cottarelli, che ritrovo molto volentieri nel mio percorso lavorativo perché lo ritengo un amico. Per la squadra al momento ripartiamo da Zlatanov, che non è poca cosa. Hristo è un giocatore simbolo e, oltre ad essere un giocatore formidabile, dovrà avere il ruolo di attrarre a Piacenza altri validi giocatori. Questo che sta per iniziare sarà un anno di transito con la finalità però di puntare al rilancio della squadra”.