Hanno ricordato il celebre scontro biblico tra Davide e Golia. Il piccolo Davide, contro ogni… pronostico, fece fuori il micidiale gigante Golia con una fiondata e consentì al suo popolo, israelitico, di sottomettere i filistei. Nel caso della Settempeda Juniores non si può parlare certamente di vittoria di popoli, ma del rinnovato orgoglio di un manipolo di ragazzi profondamente generosi, frenati nel corso del torneo regionale da una lunga serie di infortuni, tanto da invocare a stagione inoltrata un viaggio a… Lourdes come panacea curativa, che però avevano preparato il derby con accuratezza. Quella di chi, con un misero bottino di sole tre vittorie ed un paio di pareggi, intende dare un senso all’intera stagione. I baby settempedani di Giacomo Gentili, coadiuvato in panca dal gaucho Ricardo Jorge (un nome che è tutto un programma, come non ricordare il grande Jorge Valdano del Real Madrid?) Aran hanno confermato la teoria di Giambattista Vico dei corsi e ricorsi storici. Il…corso all’andata, quando Brandon Prenga, partito dalla panchina, si procurò un calcio di rigore con cui Marco Del Federico portò in vantaggio i biancorossi, per poi “spingardare” di persona per il secondo sigillo settempedano di giornata che costrinse la capolista a spartire la posta con una certa incredulità per il divario tecnico sulla carta che non si notò sul campo. Ieri pomeriggio, al Tullio Leonori, dal corso si è passati all’ancor più robusto ricorso storico, a quelle sfide di un tempo tra formazioni maggiori che videro la Settempeda giocarsela a viso aperto ma che probabilmente non avranno seguito a breve, vista la differenza di campionati di militanza. Invece di sfida ad armi pari si è trattato per quanto concerne la Juniores. Primo tempo senza reti. Poi, i fuochi di artificio nonostante la pioggia. Sorretti dai ricompattati – per l’occasione – “Boys” con un mega striscione che ha riportato alla mente i momenti magici dell’era Bucchi e con cori di sostegno per tutta la gara, in un clima meteorologico da tregenda shakespeariana si è consumato il piccolo dramma sportivo dei tolentinati. Prenga, memore del penalty procurato all’andata, si è inventato un doppio dribbling che ha indotto un difensore cremisi a stenderlo. Del Federico si è dimostrato più glaciale della temperatura, schiodando in rete di potenza e senza paura: 1-0! Non paghi del vantaggio, i biancorossi sono riusciti anche a raddoppiare su un’incursione in area cremisi con palla schizzata sul versante di sinistra. Qui Gianfelici opera un controllo e collo destro a piazzare che colpisce l’interno del palo più lontano e si insacca: 2-0. I tolentinati non ci stanno e, pur non credendo ai propri occhi, si riversano in avanti per tentare di dimezzare lo svantaggio. Palazzetti alza la linea Maginot che in un’occasione, però, cede. Dopo il trainer ospite, allontanato per proteste, i cremisi perdono pure una pedina di movimento per una scintilla dopo quello che resterà l’unico gol ospite. La leader ha il merito di crederci fino in fondo, ma il piccolo Davide il favore di agire di rimessa. In una delle reiterate puntate offensive è proprio Prenga che staffila dalla destra, la palla incoccia su un difensore e subisce una leggera deviazione, inalberandosi e superando l’estremo cremisi: 3-1. Incredibile? Sulla carta, ma sul campo è tutto vero. Alla fine esplosione di esultanza per l’impresa cercata e trovata. Festa grande negli spogliatoi, dove il piccolo Davide per una sera s’immedesima nella parte del gigante Golia. Il Tolentino esce battuto e mastica amaro per il duello a distanza con il Chiesanuova che si rifà sotto. La Settempeda Juniores, troppe volte bistrattata e tornata a casa a capo chino, stavolta esce fra gli applausi dei Boys impazziti di gioia che fanno festa con i loro coetanei nell’angusta “polveriera” dello spogliatoio del Leonori. Dove i giocatori settempedani, con le loro dediche, dimostrano ancora una volta di essere dei bravi ragazzi: “Dedichiamo il pesante successo sul Tolentino – ribadisce il capitano Lorenzo Muscolini – ai nostri mister Gentili e Aran, ai fantastici Boys ed al caro custode di un tempo Gianni Cafrullo che ci ha lasciato pochi giorni prima dell’impresa. Volevamo fortissimamente questo successo e ce lo siamo meritati!”. L’obiettivo è ora il… tempo. Che non passi un’infinità di partite prima di poter riassaporare gioie come questa. Il piccolo Davide deve crescere. In fretta!
Luca Muscolini