Federico Fiori resta alla Videx Grottazzolina per un’altra stagione in A2. Centrale, classe 1980, due metri di altezza, “Fede” è un atleta di una professionalità unica, autentico uomo squadra e, non da ultimo, ragazzo serissimo. La sua carriera non ha certo bisogno di grosse presentazioni, avendo giocato per anni in serie A: dal 1994 inizia il suo percorso nelle giovanili Lube (portando a casa diversi titoli nazionali), cogliendo contemporaneamente l’opportunità di assaggiare la A1; poi tante esperienze in giro per le Marche (Jesi in B1, Loreto in A2, Fano in B1, ancora in A2 a Loreto) e per l’Italia (tre anni ad Olbia in B1, quindi Massa per tre stagioni tra B1 e A2); infine il ritorno “a casa”, prima a casa a Potenza Picena (B1 vinta nel 2012), poi nella sua San Severino e, infine, Macerata (sponda Montalbano, prima in B2, poi in B1).
Pur non essendo impiegato con continuità, il ritorno in A2 di Federico a Grottazzolina è stato contraddistinto da due fattori determinanti nell’ultima stagione: l’essersi fatto trovare sempre prontissimo quando chiamato in causa e l’essersi fatto apprezzare da tutti coloro che hanno avuto il piacere di incrociare la propria vita con la sua; aspetti che, in una realtà “familiare” come M&G Scuola Pallavolo, hanno fatto la differenza chiamandone a gran voce la riconferma.
“Prima di tutto sono molto contento di come mi sono trovato l’anno scorso a livello personale – confessa Federico – sia con i compagni che con la società e con il bel pubblico che ci ha accompagnato per tutta la stagione, aspetto non scontato soprattutto nei momenti di difficoltà. Ho subito espresso la mia disponibilità a rimanere qualora la società avesse manifestato fiducia in me, ed ovviamente mi fa molto piacere poter continuare la mia avventura in Videx, aspetto per il quale ringrazio allenatore, staff tecnico, Rossano (il DS Romiti ndr) e tutti i dirigenti che mi hanno fatto sentire sempre la loro stima”.
Una stagione complicata, resa ancor più difficile da eventi imprevedibili e terribili che hanno fatto vacillare (letteralmente…) lo spirito dei ragazzi; il riferimento principale va ovviamente, e subito, al terremoto, una ferita ancora aperta per il territorio e nella mente di chi, come Federico, l’ha vissuto molto da vicino essendo di San Severino: “Per quanto riguarda il terremoto sono stati dei mesi difficili e lunghi, pieni di tensioni e una sensazione di impotenza continua. Nell’immediato, dopo le forti scosse di ottobre, a me è capitato di dormire in macchina per una settimana consecutiva, ma anche ora si ha un certo malessere per quello che ti vedi attorno… Ogni giorno trovi nuove case demolite e persone che non sanno cosa gli spetta da qui ai prossimi anni”.
Sensazioni terribili che certamente hanno inciso nella mente dei ragazzi e sul loro rendimento invernale: “Personalmente posso solo ringraziare la pallavolo perché venire in palestra, in quei momenti, in qualche modo ti faceva dimenticare quello che ti stava accadendo attorno. In quelle ore al Palas si riusciva a distrarsi e non pensare al resto, personalmente ne avevo un gran bisogno. Poi è chiaro che per i ragazzi che non avevano mai sentito un terremoto quelle settimane lì sono state molto complicate…”
Ora però c’è da guardare avanti, magari con un pizzico di fiducia ed ottimismo: “Da questa stagione mi aspetto, anzi mi auguro, maggiore tranquillità; so che la società si sta muovendo bene, credo che le premesse per toglierci qualche soddisfazione in più ci possano essere… In fondo ce lo meritiamo e lo merita tutto il territorio. Speriamo anche in un pizzico di fortuna in più, che non guasta mai!”.