L’ex sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, ha vinto le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente delle Marche, battendo con il 52,53% dei consensi (22.760 voti assoluti) l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini, come lui del Pd, che si è attestato al 46,11% (19.979 voti). Ceriscioli ha conquistato le province di Pesaro, Ascoli e Fermo, mentre Marcolini ha prevalso nel Maceratese e ad Ancona. Distaccatissima la candidata dell’Idv, Ninel Donini, fermatasi all’1,53% con 587 voti.
A San Severino il seggio era stato allestito all’interno della sede del Pd, in via Garibaldi, dove si sono recati a votare 210 settempedani che si riconoscono nell’area politica del centrosinistra. Schiacciante è stata la vittoria di Marcolini, che ha ottenuto 189 voti contro i 21 andati a Ceriscioli. La Donini non ha preso alcuna preferenza.
In generale, a livello regionale, la partecipazione alla consultazione è stata eccezionale: 43.588 elettori, il doppio delle previsioni della vigilia, e pochissime sono state le contestazioni.
“In una regione che ha solo 1,5 milioni di abitanti, queste primarie segnano ‘un dato straordinario e unico a livello nazionale”, ha detto il segretario regionale del Pd, Francesco Comi.
Sul territorio i votanti sono stati 12.237 in provincia di Pesaro Urbino, 9.436 in provincia di Ascoli Piceno, 9.370 in provincia di Macerata, 8.742 in provincia di Ancona e 3.803 in provincia di Fermo.
Per quanto riguarda il Maceratese, il risultato finale parla di 6.069 (65,26%) voti a favore di Marcolini, di 3.121 (33,56%) preferenze per Ceriscioli e di 110 (1,18%) consenti per Donini.