Sul Piano regolatore interviene, con una nota, il gruppo consiliare “Una Città da vivere” a firma del capogruppo Gilberto Chiodi e dei consiglieri Gabriela Lampa, Fabio Eusebi, Romina Cherubini e Giacomo Rastelletti. Ecco, di seguito, il testo.
“Il Piano regolatore generale è ancora bloccato. Lo afferma la nota della provincia di Macerata che il 4 luglio 2014 intima al Comune la consegna dei documenti mancanti, sospendendo i tempi per la sua approvazione definitiva. Infatti, dalla documentazione acquisita – pertanto tutto provato con i documenti – l’amministrazione comunale di San Severino guidata da Martini tiene ferma nel cassetto la nota della Provincia per oltre 2 mesi, senza inviare alla Provincia stessa alcuna risposta. Sempre dalla documentazione riscontrata, i presunti documenti mancanti erano nelle disponibilità del sindaco sin dalla data di gennaio di quest’anno, senza che lui se ne accorgesse. Ebbene, non sembra finire qui! Sembrerebbe che al Piano regolatore manchino ulteriori documenti che dovrebbero essere prodotti. Ma la beffa è che la stessa procedura era già avvenuta qualche mese fa prima delle controdeduzioni del Comune, facendo perdere all’iter del Prg ulteriore tempo prezioso. Quindi alla luce degli atti rinvenuti, la Provincia di Macerata osserva la mancanza di importanti documenti di natura geologica, successivamente invia una nota al Comune, che lo stesso tiene ferma ben 2 mesi, poi si accorge che parte della documentazione è già in suo possesso. Trascorsi due mesi il sindaco Martini invia per conto dell’Ufficio di Piano parte della documentazione mancante, ottenendo come unico risultato una pessima gestione della procedura amministrativa e un’inutile perdita di tempo. Questo modo di amministrare la città crea enormi danni ai cittadini e alle imprese edili, oltre che alle casse comunali. Per questo ci chiediamo quanto tempo ha perso Martini nella gestione della Piano regolatore generale? Quante imprese edili e conseguenti maestranze sono adesso ferme in attesa di lavoro? Quanto minor gettito di oneri urbanizzazione è entrato nelle casse comunali sinora? A quest’ultima domanda, facendo una stima in base agli introiti precedentemente incassati e alle opportune rettifiche dovute al momento congiunturale, si presume siano stati non incassati 1-1,2 milioni di euro in 2 anni. Poi magari ci accorgiamo che, con velocità stellare, l’unica area che viene immessa sul mercato pronta per la costruzione è la cosiddetta “area circhi” che è stata svenduta per oltre 350 mila euro a una società di Camerata Picena”.
Pronta la replica dell’Amministrazione comunale. Ecco, di seguito, la nota.
“Chiodi si alza in piedi, come fa anche in Consiglio comunale, solo per sollevare i toni della polemica. Sul Piano regolatore il capogruppo dell’opposizione fa pura demagogia, strumentalizza e denigra. La verità vera e che l’attuale Amministrazione comunale ha dovuto pagare 237mila euro ai progettisti del vecchio Prg che non è andato mai in porto. Anzi, abbiamo addirittura rischiato di pagarne di più, in termini di soldoni, per il guaio combinato da Chiodi e company per incapacità amministrativa. Dopo dieci anni di studi non si era giunti nemmeno a una proposta. Oggi, a venticinque anni dall’ultima approvazione, la città di San Severino un nuovo Prg ce l’ha. E non solo sulla carta. Un problema del sistema informatico in piena estate, quando comunque gli uffici non stavano lavorando a pieno ritmo, ha creato un leggero intoppo che è stato però risolto – scrive il sindaco Martini –. Non possiamo accettare le lezioni di Chiodi che fa il moralizzatore, parla di danni per i cittadini e le imprese oltre che per le casse comunali. Noi abbiamo tirato fuori una pratica burocratica, quella di un nuovo Prg, che era nel limbo da tempo. Ora le preoccupazioni per Chiodi, che urla dai banchi dell’opposizione, sono minori ma da ex amministratore di prima linea egli dovrebbe sapere che il sistema dei Piani regolatori in Italia è vessatorio, che richiede iter lunghissimi, anche oltre i dieci anni. Ebbene l’attuale Amministrazione ha definito il Piano in un mandato, in un quinquennio, e non certo partendo da zero vista la pesante eredità che, come detto, ci era stata lasciata. Non è un problema di San Severino ma è una questione nazionale quella di cui ci troviamo a rispondere tanto che le imprese non investono più in Italia per via dei vincoli, della burocrazia e dei controlli. Le imprese settempedane che sono interessate a edificare subito, sfruttando il Prg, hanno già consegnato i progetti all’ufficio Urbanistica con l’impegno presto, da parte dei funzionari e dell’Amministrazione tutta, che non appena arriverà l’approvazione definitiva della Provincia potranno essere avviati i cantieri. Sorvolo in merito alle altre polemiche di Chiodi che cita un documento tecnico che al Sindaco non è stato inviato neanche per conoscenza. Ho già richiesto alla Provincia un ultimo sforzo. Mi auguro che l’approvazione definitiva possa essere anticipata il più possibile. Posso rassicurare il consigliere Chiodi sul fatto che noi – conclude Martini – ci stiamo adoperando per questo”.