Se n’è andato in punta dei piedi, alla vigilia di questo Natale, nello stile di una persona riservata e lontana dai riflettori della piazza. Giuseppe Pucciarelli, già direttore didattico delle scuole elementari “Alessandro Luzio”, si è spento dopo lunga malattia: era nato il 3 novembre 1921 a Tolentino, ma “da sempre” viveva nella sua casa di viale Mazzini con l’inseparabile moglie Luciana.
Ai miei tempi era lui il direttore scolastico, ma ho pochi ricordi di quegli anni. Poi, però, ho avuto modo di conoscerlo da vicino grazie alla sua passione per la scrittura: il settimanale L’appennino camerte ha pubblicato, in passato, molti suoi saggi, poesie e racconti. Pucciarelli era un uomo di grande spessore culturale e umano, molto profondo nel pensiero e garbato nei modi. E’ stato autore di opere in versi e in prosa. Nel 2008 ha pubblicato Dopo “Noi bisognosi” e nel 2011 ha mandato alle stampe “Diario minimo”: una raccolta di poesie da cui abbiamo tratto i versi che seguono:
Il mio passo
Va, ogni giorno, il mio passo
ora stento
come pietra su pendio
a forza spinta,
ora lieve
come rondine in volo
che seconda a folate il vento.
Lo muove un impulso
di sangue segreto,
lo guida una vista dubbia
per sentieri di luci
contese ad ogni buio.
Il suo procedere si affida
ad un sentore del profondo respiro
del Tutto.
Giuseppe Pucciarelli lascia la moglie Luciana, le figlie Flavia e Gabriela e i loro familiari. I suoi funerali sono stati celebrati il 20 dicembre nella chiesa di Don Orione dal parroco don Antonio Napolioni. La salma è stata poi tumulata nella tomba di famiglia al cimitero di Tolentino.
Mauro Grespini