Don Ettore Conti, per una decina di anni parroco a San Severino, se n’è andato in punta dei piedi, alla sua maniera. Viveva in una delle Case di accoglienza dell’Opera Don Orione, a Genova, dove si era trasferito da qualche tempo per ricevere l’assistenza adeguata alle sue condizioni fisiche, ormai non più ottimali per via dell’età.
Tra la metà degli anni Novanta e i primi anni Duemila, don Ettore fu lo straordinario “pastore” della parrocchia di San Severino Vescovo. In tanti lo ricorderanno nella chiesa di viale Mazzini, intitolata a don Luigi Orione, come un uomo di Dio, umile servitore, accogliente, tenero e caritatevole con tutti. La dolcezza del suo sorriso, il garbo e l’intelligenza che pure lo caratterizzavano, piacevano a grandi e piccoli. Aveva fede nel cuore: amava pregare molto Maria, la madre di Gesù, e chissà che il fatto di essere salito in Cielo proprio nel giorno della Madonna di Loreto (10 dicembre) non lo abbia reso felice.
Tanti bei ricordi, comunque, legheranno per sempre la comunità locale alla figura di don Ettore. Quando se ne andò, per problemi di salute, rimase tra i parrocchiani un senso di vuoto, di tristezza. In queste ore, per la sua scomparsa, molti fedeli si sono uniti in preghiera assieme all’attuale parroco don Antonio Napolioni e a don Gilfredo Buglioni, sacerdote orionino, che ha condiviso con don Ettore gli anni della sua permanenza a San Severino.