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Il "caso" di Giulio si è chiuso con l'archiviazione
Il "caso" di Giulio si è chiuso con l'archiviazione

Giulio non è un “falso cieco”: archiviato il caso

E’ stato un brutto incubo, ma alla fine la verità è emersa e Giulio Codoni, protagonista della storia, ha potuto riacquistare la sua dignità. Oggi, tramite “Il settempedano”, vuol spiegare ai propri concittadini cosa gli è accaduto nei mesi scorsi. E noi ospitiamo volentieri il suo racconto perché di gente che si approfitta purtroppo ce n’è tanta in giro, ma non è il caso di Giulio ed è giusto che l’opinione pubblica lo sappia. Cominciamo dalla fine: il Tribunale di Camerino ha disposto l’archiviazione del procedimento a suo carico per truffa ai danni dell’Inps. Pubblico ministero e Giudice per le indagini preliminari, infatti, hanno stabilito che non c’era alcuna ipotesi di reato e che quindi Codoni non doveva essere giudicato. Una denuncia lo aveva accusato di essere un “falso cieco” e la notizia ebbe un forte clamore addirittura a livello regionale perché, quando se ne parlò sui media locali, fu additato come il primo caso del genere scoperto nelle Marche. Lui, nato nel 1931 e residente alla Casa di riposo “Lazzarelli”, riceve dallo Stato una piccola pensione mensile di invalidità in quanto ipovedente e le attività che quotidianamente svolge – camminare da solo col bastone, fare la spesa o giocare a carte con gli amici al Circolo dei pensionati – “sono compatibili con la provvidenza percepita”. Questo dice il decreto di archiviazione sulla base di una serie di accertamenti medico-legali cui Giulio Codoni, difeso dall’avvocato Stefano Paciaroni di San Severino, è stato sottoposto nel periodo d’indagine. Accertamenti disposti dalla Procura ed eseguiti da esperti oftalmologi di fama nazionale. In pratica i suoi occhi – a seguito di una neurite ottica ischemica arteriosa – conservano solo un residuo visivo minimo e lui, secondo le normative vigenti in campo assistenziale, è considerato un “cieco parziale”. Infatti, gli esami diagnostici dei periti hanno confermato che Giulio è affetto da subatrofia ottica, da grave compromissione del campo visivo (tubolare) e da visus residue corretto con lenti pare a 1/20 in entrambi gli occhi. Pertanto i benefici pensionistici che lui percepisce dall’Inps dal 2006 sono risultati legittimi. Da qui l’archiviazione del caso.

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