Ha seguìto alla lettera i consigli dei saggi che, interpellati sul tema degli sport da praticare in gioventù, dicevano: “È bene seguirne diversi, così da non fossilizzarsi su uno solo e far sviluppare armonicamente il fisico”. Lorenzo Tarquini, 17 anni da compiere il prossimo 20 gennaio, studente del terzo anno al Liceo Scientifico di Tolentino, ha giostrato finora alla… Massaro, il “trasformista”, per ricordare uno dei paladini del Milan, la squadra per cui tifa. “Ho cominciato con il volley – ricorda Lorenzo, che nutre pure una spiccata passione per i motori, specialmente delle due ruote, che ripara personalmente – dato anche che mio padre ha militato per tanti anni nelle file della locale società di pallavolo (chi non ricorda il mitico Peppe Tarquini, il “martello” che agiva in tandem con l’altro schiacciatore Mulinari, ispirato dal regista Silvano Cipolletti?, ndr) e mi ha trasmesso la passione. Poi, però, ho virato verso il basket dove come guardia-ala ho vissuto diverse stagioni. Me la cavavo in ogni fondamentale”. Poi? “Avevo perso qualche stimolo negli ultimi tempi, così, anche su “pressione” del dirigente Marco Nardi, amico di famiglia e dirigente della Settempeda, oltre che dei miei compagni “pallonari”, la scorsa estate ho deciso di giocare la carta del calcio. Ora faccio parte degli Allievi di mister Giacomo Gentili che, come accadeva nel basket, si allenano tre volte alla settimana. Per me è cambiato poco e mio padre è contento ugualmente perché vede che pratico uno sport che mi diverte”. È cambiato soltanto il modo di… approcciare la palla, prima con le mani, ora con i piedi. E la ricetta per riuscir bene è sempre la stessa: il lavoro, che, del resto, a lui non ha mai pesato. Davanti a una rete o a un canestro sul parquet oppure, come ora, cercando di mettere il pallone nel sacco avversario su un prato d’erba (spesso sintetica). Che sia solo l’inizio di una lunga serie, Lorenzo!
Luca Muscolini
TAG: Calcio Settempeda