Quando il gruppo di “Sorrisi per l’Etiopia” si trova in missione in terra d’Africa incontra famiglie che hanno bisogno di tutto, ma in alcuni casi ai volontari dell’associazione capita di fare dei veri e propri soccorsi.
“Nell’ultimo viaggio – raccontano i volontari di ‘Sorrisi’ – ci è capitato di incontrare Imene, una giovane madre sposata con Sindiù, un uomo aiutato fin da bambino dalla nostra associazione. Sua moglie purtroppo è incappata in un problema serio all’anca che negli ultimi mesi le impediva di camminare e che per problemi economici non poteva essere esaminato con la Tac.
In Etiopia la sanità è solo a pagamento, l’ospedale fa una semplice diagnosi, ma poi il resto è tutto a pagamento, anche per i poveri che ovviamente sono costretti a rinunciare alle cure. Così abbiamo prima finanziato la Tac per Imene e successivamente avviato l’iter per farla sottoporre a un delicato intervento chirurgico nell’ospedale di Soddo. Intervento costato circa 4.000 euro. Ora la giovane donna, madre di 2 bambini, è tornata a camminare”.
Il Settempedano


