A qualche giorno di distanza dalla scomparsa di don Pacifico Marinà, i familiari vogliono ringraziare – anche tramite Il Settempedano – le tante persone che hanno manifestato la loro vicinanza con la presenza, con un ricordo o un semplice e affettuoso messaggio di condoglianze.
“Pure noi – dice la nipote Sara Cannillo – vorremmo ricambiare tutti con le nostre condoglianze perché crediamo che nostro zio, don Pacì, abbia fatto parte come parroco della vita di tantissime famiglie che ha conosciuto, incontrato e aiutato durante il suo servizio sacerdotale. E’ diventato parte integrante della comunità, al di là dei vincoli di parentela. Molti hanno pianto per la sua scomaprsa, è giusto che tutti ricevano le condiglianze. Non solo noi di “casa”. Poi vorrei ricordare ciò che don Pacifico ci diceva sempre: “La cosa più importante nella vita è il perdono”. Facciamone tesoro, perché in pace con gli altri si sta meglio, siamo più accoglienti, affrontiamo meglio i problemi della vita. Per questo motivo abbiamo deciso di rendere pubblico quello che possiamo considerare un po’ come il testamento spirituale di nostro zio, don Pacì”.
Padre mio che sei in Cielo, ho cercato di santificare il tuo nome, contribuendo all’avvento del tuo Regno, vivendo le tue volontà rivelatemi dalla parola e dall’esempio di Gesù. Hai donato a me, attraverso i miei genitori, e a coloro che mi hanno preparato al sacerdozio regalandomi poi il sacramento che ha riempito la mia vita di tante soddisfazioni. Il mio passaggio terreno è stato sostenuto dalla forza del perdono divino, sempre pronto a giungere a me attraverso i sacramenti, e dalla gioiosa accoglienza di quanto ho cercato di trasmettere alle tante persone che ho incontrato.
La risposta cristiana al Vangelo mi sono impegnato di concentrarla nel comandamento del perdono fraterno e giungere poi ad assaporare la gioia di una riconciliazione. La certezza del perdono divino potrò solo raggiungerla dalla bontà di Colui che solo può darmi la forza di vincere ogni tentazione di chi e di quante occasioni vorranno ancora portarmi a scelte diverse. La mia scelta definitiva rimane sempre quella di amare Dio e arrivare a Lui dopo una vita costruita sull’amore fraterno.
Don Pacifico Marinà, 6 aprile 2020.