Del tumore della prostata, la neoplasia più frequente nell’uomo, si parla venerdì 11 aprile, a partire dalle ore 17.30, in un incontro (aperto a tutti) nella sala convegni del Centro medico BluGallery.
Il tumore della prostata rappresenta la neoplasia più frequente nell’uomo. Una corretta informazione su fattori di rischio, prevenzione, diagnosi precoce e opzioni terapeutiche è fondamentale per migliorare non solo la sopravvivenza e i risultati clinici, ma anche la qualità di vita dei pazienti.
L’incontro, patrocinato dal Comune, vedrà come relatori il dottor Nazzareno Oddi, specialista in urologia, e la dottoressa Benedetta Ferretti, specialista in oncologia, che illustreranno come una corretta informazione su fattori di rischio, prevenzione, diagnosi precoce e opzioni terapeutiche sia fondamentale per migliorare non solo la sopravvivenza e i risultati clinici, ma anche la qualità di vita dei pazienti.
Il tumore della prostata è il quarto tumore per incidenza nella popolazione in toto mentre rappresenta il primo tumore per frequenza nella popolazione maschile, il 18,5% di tutti i tumori diagnosticati nei maschi.
Ogni anno in Italia si registrano circa 40.000 nuovi casi di neoplasia prostatica con una probabilità di ammalarsi di un uomo su otto. Peraltro la mortalità risulta più bassa rappresentando solo la quarta causa di morte per neoplasia nel maschio pari al 5,9 % delle morti per tumore, circa 7.000 ogni anno.
Pur essendo aumentata l’incidenza per un miglioramento diagnostico, la mortalità è scesa del 15% negli ultimi 7 anni a conferma della bassa aggressività della neoplasia e della precocità della diagnosi; a 5 anni la sopravvivenza raggiunge più del 90% dei casi.
Il primo fattore di rischio è l’età. Tumore rarissimo prima dei quaranta anni con un progressivo aumento dopo i 50 anni, i soggetti maggiormente a rischio risultano essere gli over 65 poiché il 75% dei casi sono diagnosticati dopo questa età; peraltro, pur essendo un tumore età correlato, i soggetti più giovani presentano tumori maggiormente aggressivi.
Il secondo fattore è la familiarità. Rischio di ammalarsi è doppio per i consanguinei di soggetti maschi con la malattia (padre, fratello) ed anche soggetti con mutazioni legate ai tumori femminili, ovaio e seno.
Non meno importante è il rischio legato allo stile di vita quale obesità, eccesso di grassi animali nella dieta, sedentarietà, tabagismo.
La neoplasia prostatica è essenzialmente asintomatica o si sovrappone con i sintomi di un generale ingrossamento anche benigno della prostata; a volte i sintomi si manifestano già in fase metastatica.
Il Settempedano

