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Pietra d'inciampo (foto d'archivio)
Pietra d'inciampo (foto d'archivio)

Pietra d’inciampo a Fontenova in memoria di David Bivash, vittima della Shoah

Su proposta dell’Anpi, sezione “Capitano Salvatore Valerio”, il Comune porta avanti il progetto denominato “Le famiglie ebraiche e la Shoah a San Severino” che prevede l’apposizione di una pietra d’inciampo a Fontenuova, in via Ponte Vecchio, in corrispondenza dell’abitazione in cui viveva David Bivash con la sua famiglia.

Nato in Grecia, a Salonicco, il 1 giugno 1890, David Bivash era sposato con Ida Saltiel. Arrestato a San Severino, fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz e non riuscì a sopravvivere alla Shoah.

In Italia, le prime pietre d’inciampo sono state posate a Roma nel 2010 e attualmente se ne trovano a Bolzano, Genova, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia, oltre ad altri numerosi centri minori.

Si tratta di un simbolo che viene posto davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.

“Le pietre d’inciampo sono una iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig – spiega la presidente dell’Anpi, Donella Bellabarba – e vengono posate in memoria delle vittime del nazismo indipendentemente da etnia e religione”.

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