Il Settempedano
“Che cos’è la vita? E’ l’ombra d’un sogno fuggente. La favola breve è finita, il vero immortale è l’amor”.
Umberto Moscatelli recitava spesso quei versi di Giosuè Carducci che ora lo accompagneranno nell’ultimo viaggio terreno al termine di una vita serena spesa tra famiglia, lavoro, impegno civico.
Era molto conosciuto e stimato, non solo in città. Il professor Moscatelli si è spento stamattina nella sua casa di viale San Sebastiano, circondato dall’affetto dei propri cari: la moglie Gina, i figli Maurizio, Gustavo e Lucia.
Aveva 93 anni, era brillante, serio e divertente al tempo stesso. In passato aveva esercitato a lungo la professione di veterinario, poi si era dedicato – fino alla pensione – all’insegnamento della Matematica nelle scuole medie di San Severino e Cingoli, lasciando un bel ricordo fra colleghi e alunni.
A livello comunale ha ricoperto pure l’incarico di assessore. Inoltre Umberto era appassionato di calcio e seguiva da vicino le sorti della Juventus.
La notizia della sua scomparsa ha destato profondo cordoglio in città, dove la famiglia è molto conosciuta e benvoluta.
Oltre alla moglie Gina, con la quale aveva festeggiato lo scorso anno le nozze di diamante, ai tre figli, alle nuore e al genero, Umberto Moscatelli lascia anche gli adorati nipoti Alessandro, Gloria, Paolo, Irene, Aurora e Filippo.
I funerali saranno celebrati giovedì 24 agosto, alle ore 15.30, nella chiesa di San Domenico, partendo dalla sala del commiato “Il tempio degli angeli” dove è stata allestita la camera ardente.
