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Il messaletto di Frontale
Il messaletto di Frontale

Cristini scrive al ministro Sangiuliano: “Riportiamo a casa il messaletto di Frontale”

Lettera aperta al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Gentile Ministro Sangiuliano,
ho appreso con enorme soddisfazione dei risultati conseguiti dal Suo Ministero, grazie anche all’insostituibile opera dei Carabinieri Tpc, nell’aver recuperato tanti beni sottratti illegalmente al nostro patrimonio culturale nazionale. La stampa dà spesso notizia di restituzioni di importanti beni che si trovavano all’estero; queste riacquisizioni sono oltremodo significative perché, oltra a farci riappropriare di alcuni beni culturali illecitamente esportati, talvolta dopo un furto, esse ci fanno riappropriare anche di oggetti costitutivi della nostra identità nazionale.

A questo proposito sono a chiderLe un ulteriore importante sforzo per un bene di altissimo valore storico-artistico e devozionale. Si tratta del Sacramentario, risalente al secolo XI, che san Domenico Loricato ebbe in dono da san Pier Damiani, rubato dalla chiesa parrocchiale di Frontale di Apiro nel 1925. Transitato attraverso la Svizzera, passando per le mani di numerosi ricettatori è stato individuato in una biblioteca pubblica
negli Usa (notizie in: http://www.raoulpaciaroni.it/docs/studiapicena2011.pdf ).

Il preziosissimo codice pergamenaceo, con copertina in argento sbalzato e inserti in avorio scolpito è anche una reliquia veneratissima di ben due diversi Santi. Il messaletto è attributo così importante per il santo camaldolese Domenico Loricato, tanto che ne costituisce uno degli attributi fondamentali nell’iconografia ed è sempre raffigurato in prossimità della sua figura orante. Ora questo volume è anonimamente e asetticamente conservato insieme a molti altri manoscritti nella Pierpont Morgan Library di New York, sottratto alla cura e devozione degli abitanti di Frontale, che, seppure ne furono privati furtivamente quasi cento anni fa, ne conservano ancora oggi memoria vivissima, tramandata da generazioni.

Dunque, Signor Ministro, per questo motivo mi rivolgo a Lei chiedendo un ulteriore sforzo proprio perché il recupero di questo bene sarebbe anche motivo di conforto per queste nostre popolazioni, così duramente colpite dai ripetuti eventi sismici del 2016-2017. I Carabinieri del Nucleo Tpc di Ancona, su segnalazione del parroco di Frontale, don Nazzareno Binanti, e per sollecitazione della Commissione per l’arte sacra dell’Arcidiocesi
di Camerino e San Severino, hanno svolto rigorose indagini, la cui logica conseguenza sarebbe il sequestro e la confisca del volume. La procedura per rogatoria internazionale è avviata, ma come Lei di certo immagina, l’opposizione degli attuali detentori rende la procedura lunghissima e dagli esiti quanto mai incerti. Nel frattempo un primo successo si è avuto: il procedimento giudiziario nel nostro Paese ha affrontato tutti i previsti gradi di giudizio e nel marzo 2020 si è avuta notizia che il supremo tribunale della Cassazione ha emesso sentenza di confisca del bene. Ora spetta alla diplomazia risolvere la questione, che ci vede fiduciosi, per l’alto numero di opere che periodicamente ci vengono restituite proprio dagli Usa, in quanto provenienti da sottrazioni illecite.

Confido, Signor Ministro, nel Suo efficace interessamento per imprimere a questa vicenda una necessaria svolta positiva, non solo nell’interesse del nostro patrimonio nazionale, ma perché venga restituita dignità a una reliquia così importante e resa finalmente giustizia ad una popolazione defraudata di un bene che ha custodito gelosamente per quasi un millennio. Inoltre come anzidetto, il ritorno del messaletto a Frontale di Apiro, centro gravemente danneggiato dagli eventi sismici, porterebbe a quella stremata popolazione un senso di fiducia e rinascita attorno alla loro venerata reliquia. Certo di un Suo prezioso ed insostituibile interessamento, perché nota la Sua non comune dedizione passione per i nostri beni culturali, La ringrazio e la saluto cordialmente.

Luca Maria Cristini

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