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Settempeda 1970-71: Farroni (nel riquadro) è l'ottavo giocatore in piedi (da sinistra)
Settempeda 1970-71: Farroni (nel riquadro) è l'ottavo giocatore in piedi (da sinistra)

A un mese dalla scomparsa il ricordo di Carlo Farroni: un “faro” in campo e nella vita

Un mese fa – era l’8 dicembre – si è spento Carlo Farroni, marito di Clelia Rumachella e padre di Giorgio, pluricampione mondiale paralimpico di ciclismo. Aveva 72 anni e, pur abitando a Fabriano, era molto conosciuto anche a San Severino, non solo perché sua moglie ha qui le sue origini.

Carlo, infatti, è stato a lungo un calciatore della Settempeda e nella stagione 1970-’71 vinse il campionato di Prima categoria, per poi militare nell’allora torneo regionale di Promozione. “E’ stato un punto di forza della formazione biancorossa per molti anni – ricorda Gabriele Cipolletta, storico del calcio locale -, era un mediano ‘settepolmoni’, come si definivano un tempo, un centrocampista di quantità e di sostanza. Aveva grande dinamismo e generosità in campo. Lo ricordo con molto piacere, anche se avevamo ruoli diversi. Lui a fine carriera, e io all’inizio, mi aiutò molto perché non era invidioso verso i giovani, ma sempre pronto a incoraggiare e a dare consigli a tutti”.

Dinamismo e generosità sono state le caratteristiche di Carlo anche fuori dal campo, e lo sport è rimasto la sua grande passione. Il figlio Giorgio aveva in lui un tifoso speciale, sempre pronto a sostenerlo in ogni tappa della sua formidabile carriera.

Oggi, domenica 8 gennaio, alle ore 9 messa di suffragio nella chiesa di San Domenico.

Alla moglie Clelia, persona straordinaria anche lei, e al figlio Giorgio giungano le condoglianze anche del Settempedano.

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