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La dottoressa Benedetta Ferretti
La dottoressa Benedetta Ferretti

Uteam, la dottoressa Ferretti: “Contro i tumori servono prevenzione e corretti stili di vita”

Venerdì 25 novembre nell’aula magna dell’Uteam (Università della terza età dell’Alto maceratese) si è tenuta la conferenza della dottoressa Benedetta Ferretti su “Prevenzione e stili di vita”.

La dottoressa Ferretti, al suo arrivo in aula, è stata accolta da un caloroso ed affettuoso applauso del pubblico che, numeroso, ha seguito con interesse l’argomento.
La relatrice è andata subito al sodo: “Prevenire il cancro”. Ogni anno si hanno 377.000 nuove diagnosi di cancro. Il costo annuale per queste patologie invalidanti è molto alto. Nel 2021, solo per i farmaci oncologici, sono stati spesi 4 miliardi di euro.
I tumori maggiormente diagnosticati per l’uomo sono quelli alla prostata, al polmone e al colon retto, mentre per le donne sono alla mammella, al colon retto e al polmone. In particolare si è avuto, recentemente, un aumento del 5 per cento del tumore al polmone nelle donne, a causa del fumo di sigaretta.
“Bisogna quindi intervenire maggiormente con la prevenzione e con lo screening”, ha proseguito la Ferretti: “La prevenzione è nelle mani di ciascuno di noi. Basterebbe seguire un corretto stile di vita con la dieta e con un’attività fisica regolare. Camminare almeno una mezz’ora al giorno. La prima abitudine nociva da abbandonare è senza dubbio il fumo. Tutti conoscono ormai i danni della sigaretta: il cancro al polmone sarebbe una malattia rarissima se nessuno fumasse. E non si tratta solo del polmone, perché interrompere l’abitudine al fumo o, ancor di più, non aver mai fumato riduce il rischio di numerose altre forme tumorali”.
Per l’alimentazione, invece, occorre fare riferimento alla dieta mediterranea (dichiarata patrimonio immateriale dell’Unesco). “E’ importante seguire una dieta ricca di cereali, verdura, frutta e verdura – ha spiegato la dottoressa -, limitare il consumo di alimenti ricchi di grassi e di zuccheri, limitare il consumo di carni rosse e conservate, limitare il consumo di bevande zuccherate e alcoliche. Evitare la disidratazione del corpo con un giusto apporto di acqua, che deve essere di almeno 1,5-2 litri al giorno”.
Un’altra arma è quella di ricorre allo screening di popolazione con gli esami per la diagnosi precoce. Si tratta del Pap-test o HPV-test per la prevenzione del cancro della cervice uterina, della ricerca del sangue occulto nelle feci per la diagnosi precoce del cancro del colon-retto e della mammografia, che consente di individuare i tumori del seno in fase iniziale. La diagnosi precoce permette di anticipare il momento in cui si scopre il tumore. La risposta alle chiamate delle varie campagne di screening, però, non è molto alta, appena il 60 per cento.

“C’è da rilevare inoltre – ha aggiunto ancora la dottoressa Ferretti – che a causa della pandemia da Covid-19 nell’anno 2020 sono stati ridotti molti interventi chirurgici di tipo oncologico e si è avuta anche una riduzione degli screening, quindi è saltato il controllo su alcune fasce di età che porterà, in futuro, a diagnosticare dei tumori in età avanzata”.
Bisogna insistere, dunque, come è stato già detto, nell’adottare corretti stili di vita e nella partecipazione alle campagne di screening preventivo. Ridurre l’incidenza dei tumori vuol dire aumentare la sopravvivenza.

Fiorino Luciani

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