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Giuseppe Lucatelli, Villa Collio, 1812 San Severino Marche, Loc. Fontenuova.
Giuseppe Lucatelli, Villa Collio, 1812 San Severino

Pillole di cultura: “La Rotonda” di San Severino

La Villa Collio fu progettata dal pittore e architetto moglianese Giuseppe Locatelli (1751-1828) su incarico del conte Giambattista Collio in sostituzione del precedente edificio – opera di Pietro Da Cortona – gravemente danneggiato dal sisma del 1799. Locatelli, che ebbe come proprio primo riferimento l’architetto Luigi Vanvitelli, aveva compiuto la propria formazione a Roma negli ambienti vicini all’Accademia di San Luca e a Parma in stretto contatto con l’editore Bodoni, grande cultore dell’arte e suo committente. La sua personalità artistica è forse la prima pienamente informata sui temi neoclassici che si trovi ad operare nel territorio maceratese. Questo è senz’altro il motivo che lo fece scegliere come proprio architetto dal conte Giambattista Collio, personaggio colto e molto influente dell’epoca, avvocato di grido, podestà di Sanseverino, cavaliere di giustizia dell’Ordine di Santo Stefano.

La villa in una foto degli inizi del secolo XX

Per Villa Collio l’architetto pensò un edificio a pianta quadrata, con lanterna ottagonale al centro e con quattro prospetti uguali, caratterizzati da un fronte di tempio classico posto su un alto basamento. Di qui il parallelo con la sontuosa villa palladiana, detta appunto “La Rotonda”, da cui il casino per i conti Collio indubitabilmente trae ispirazione.
Al cantiere furono chiamati a lavorare i migliori artisti locali del tempo, e, oltre ai dipinti dello stesso Lucatelli, diedero il loro apporto lo scultore maceratese Fedele Bianchini per i due putti delle fontane nelle esedre del giardino, l’architetto e scultore Venanzio Bigioli, per i due leoni ai piedi della scalea che porta al giardino all’italiana, per gli arredi lignei della cappellina, per le erme e i telamoni del corpo d’ingresso a valle e i mascheroni del portone, e il pittore fabrianese Raffaele Fogliardi, che qualche anno più tardi fu incaricato di decorare la sala del Teatro Feronia su progetto iconografico di Filippo Bigioli. Anche lo stesso Locatelli eseguì di propria mano alcune delle decorazioni a tempera all’interno della villa.
La villa che non era stata pensata come vera e propria abitazione, ma aveva funzione di “casino dei piaceri” dunque edificio con corte e vari annessi per trascorrere le calde giornate estive, è stata gravemente danneggiata dall’ultimo sisma ed è attualmente in attesa di restauri.

Luca Maria Cristini

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