Gli anziani settempedani potranno muoversi meglio, nel contesto urbano ed extraurbano, grazie al progetto “San Severino e-mobility care”, un servizio di taxi sociale che può già contare addirittura su di un’autovettura ibrida per gli spostamenti donata grazie a una raccolta fondi dal Comitato Sisma, costituito da Confindustria e da Cgil, Cisl e Uil.
L’iniziativa è stata presentata, a palazzo Governatori, dal Comune e dall’associazione di promozione sociale “L’Albero dei Cuori” di Macerata.
“San Severino e-mobility care è solo uno dei 160 progetti finanziati dal Comitato Sisma, metà dei quali destinati al sociale, che hanno permesso di raccogliere ben 7 milioni di euro grazie a un’ora di retribuzione donata dai lavoratori di Confindustria”, ha ricordato Rocco Gravina, intervenuto in rappresentanza del Comitato stesso.
A presentare il progetto è stato Nazzareno Tartufoli, presidente dell’associazione “Albero dei Cuori”, assieme alla volontaria Marina Moretti.
“Una bella iniziativa – ha sottolineato portando il saluto dell’Amministrazione comunale il vice sindaco Vanna Bianconi – che si è conclusa in maniera molto positiva. Il mondo del volontariato, di chi si dedica degli altri, è un mondo molto ricco e partecipato ed esiste realmente”.
Attraverso un numero dedicato, gestito dall’Unione montana di San Severino, ogni giorno i referenti del progetto raccolgono le richieste di informazione e le prenotazioni dei trasporti da parte degli anziani residenti nel Comune di San Severino e in alcune località limitrofe. Il personale gestisce poi il servizio affidandosi ai volontari.
A rendere più agevole il lavoro quotidiano di chi è coinvolto nel progetto sono poi intervenuti docenti e studenti delle sezioni F e G dell’Itis “Divini”. I docenti Carlo Savoretti e Lidia Papavero, assieme al dirigente scolastico Sandro Luciani, hanno presentato una WebApp dedicata alla gestione del progetto “San Severino e-mobility care” che consentirà a breve di trasferire i dati di trasporto raccolti dall’operatore direttamente sugli smartphone dei volontari o sul computer di bordo dello stesso taxi sociale.
La mattinata di presentazione del servizio si è conclusa con la benedizione della Toyota Yaris da parte del vicario vescovile, don Aldo Romagnoli.