La procura di Macerata ha aperto un fascicolo sulla tragedia avvenuta ieri alla Choncimer: il titolare, come atto dovuto, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. Lunedì sarà svolta l’autopsia sul corpo del 54enne Grimaldo Palomino Loayza, che ha perso la vita precipitando dal tetto in cui era salito per pulire i pannelli fotovoltaici. Di origine peruviana, l’uomo da 22 anni viveva a Macerata e lavorara nell’azienda settempedana.
Su questo ennesimo e gravissimo incidente che si verifica in ambito lavorativo intervengono i sindacati: “È inaccettabile che ancora avvengano queste morti sul lavoro – commenta il segretario della Cgil, Daniel Taddei –. Ormai superano la media di tre al giorno in Italia, una strage continua. Al di là del pensiero per i familiari, per questa tragedia occorre una svolta”.
Al di là di questo episodio, e senza entrarne in merito, il segretario della Cgil ricorda che “troppo spesso infortuni e morti sul lavoro accadono perché vengono svolte attività senza le dovute prescrizioni sulla sicurezza, a volte addirittura dopo aver rimosso o non utilizzato i dispostivi. Il profitto si pone sopra al rispetto della sicurezza e non è accettabile”.
I sindacati hanno chiesto l’introduzione della patente a punti per le imprese, “così da condizionare l’eventuale accesso a gare d’appalto, finanziamenti e risorse pubbliche. Ci vuole selezione”. Un aspetto riguarda anche la possibilità di inasprire la repressione, “che vale anche come prevenzione. Tra le nostre proposte c’è anche la procura per la sicurezza e legalità sul lavoro, una corsia privilegiata contro questa piaga. Così il sistema non funziona, non ci sono abbastanza risorse. E bisogna pensare alla formazione anche per i datori di lavoro”.