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Il taglio del nastro
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“DivinArte”: in mostra le opere degli studenti del “Bambin Gesù”

Nel pomeriggio di sabato 4 giugno, è stata inaugurata nei locali della Chiesa della Misericordia di San Severino, la mostra DivinArte: Dante Alighieri, Filippo Bigioli e noi.

L’esposizione, patrocinata dal Comune, vede coinvolti gli studenti dello storico Istituto paritario settempedano “Bambin Gesù” ed è stata sviluppata in seno al “Piano triennale delle arti 2020 – 2022”, strumento per la valorizzazione dell’arte e della cultura umanistica nelle scuole: il progetto della scuola è stato presentato al concorso del Miur ed è stato uno dei dieci selezionati dalla Regione Marche per la sua realizzazione.

All’inaugurazione erano presenti le studentesse e gli studenti con le loro famiglie, gli insegnanti che hanno coordinato l’evento, le suore dell’Istituto Bambin Gesù, il sindaco Rosa Piermattei, l’assessore alla cultura e vicesindaco Vanna Bianconi e il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata. I docenti hanno introdotto il lavoro artistico dei giovani partecipanti, mostrando la loro più sincera soddisfazione nei riguardi delle opere realizzate dagli studenti, con il plauso anche dal sindaco e dalle suore presenti per l’impegnativo lavoro portato a termine dai ragazzi. Dopodiché, studentesse e studenti hanno brevemente esposto al pubblico il contenuto della mostra ed hanno letto tre canti della Divina Commedia (il canto quinto dell’Inferno, il primo del Purgatorio e del Paradiso).

La professoressa Shura Oyarce Yuzzelli, coinvolta nella realizzazione, spiega così l’obiettivo della mostra: «Linee, colori e forme diverse, fluttuano in maniera libera: gli studenti, attraverso i propri elaborati, esprimono il loro pensiero e le loro sensazioni riguardo il viaggio condotto da Dante attraverso l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso. Viaggio col quale il Sommo Poeta si identifica, perché tale viaggio è il frutto ed il simbolo della fragilità dell’uomo in cerca di luce e serenità: una metafora della condizione umana che anche i ragazzi, nei loro momenti più bui, sentono di vivere. L’intento di ogni elaborato grafico è l’espressione di un concetto interiore, ogni lavoro è senz’altro una maniera diversa per esprimere i propri pensieri e raggiungere così una migliore conoscenza di sé stessi. Soltanto imparando a conoscere sé stessi può crescere l’autostima, migliorando di conseguenza il rapporto con il prossimo».

Ed è proprio questo il nucleo della mostra DivinArte: una prova stimolante che ha condotto ogni singolo giovane “artista” ad attraversare i canti della Divina Commedia e a visionare i bozzetti inerenti del pittore ed incisore settempedano Filippo Bigioli (figlio dello scultore Venanzio), rielaborandoli a seconda del proprio sguardo individuale e producendo opere di varia natura (pitture, sculture e video). È stata un’occasione stimolante per i giovani partecipanti per dare pieno sfogo alla loro inventiva: un impegno laboratoriale ed intellettuale che ha stimolato la loro immaginazione e sollecitato in loro differenti riflessioni.

Non solo questo nei locali della Misericordia. Oltre alle opere dei liceali, sono esposte alcune riproduzioni digitali delle raffigurazioni dei santi presenti nella raccolta di 12 volumi (ogni volume è dedicato ad un illustre cardinale del tempo) Il Perfetto Leggendario ovvero Vita de’ Santi per ciascun giorno dell’anno, pubblicata nel 1841 a cura di Romualdo Gentilucci da Fabriano. Una raccolta che fonde insieme arte e letteratura, composta da particolareggiate biografie dei santi corredate da 366 disegni di Filippo Bigioli tratti dagli episodi delle agiografie (incisi con la tecnica dell’acquatinta – stampa in seppia – dall’incisore Giovanni Wenzel); tale raccolta è conservata negli archivi delle suore convittrici del Bambin Gesù. Fino a fine giugno, la Chiesa della Misericordia, ospiterà questo connubio di opere studentesche di ispirazione dantesca e le riproduzioni di stampe ottocentesche delle vite dei Santi.

Studenti partecipanti: Federica Barjami, Lucrezia Marchetti, Francesca Paris, Victoria Ramadù, Niccolo’ Bartoloni, Cristiano Codoni, Lucia Cruciani, Beatrice Falconi, Frida Francucci, Thomas Giusepponi, Emanuele Mandolesi, Tommaso Riatti Scattolini, Caterina Silvetti, Giorgia Silvetti, Anita Taddei, Alessandra Uncini, Carlotta Siroti, Mattia Vitali, Manuela Bisello, Gaia Caldarelli, Alessandro Ciconetti, Maria Ciconetti, Hoda Fetahy, Giorgia Francucci, Gloria Halimi, Veronica Marozzi, Federico Meuli, Federica Nardi, Edoardo Piantoni, Silvia Tassinato, Arianna Acerbi, Matilde Allegretto, Selena Cosoiu, Emanuela Gavrilescu, Lucrezia Moretti, Tommaso Pallotto, Paolo Pesaresi, Giovanni Ranciaro, Sara Rapaccioni, Vitttoria Ricci, Emma Rosi, Ludovico Vico, Miriam Bianchini , Tanya Maltoni, Sofia Mari, Rachell Tamarez, Sofia Caponera, Riccardo Minerva, Giulio Polzoni e Benedetta Soares.

Docenti coinvolti nel coordinamento dei ragazzi: Alessandra Lopedota, Mauro Fammilume, Leonardo Cusini, Elisa Marinelli , Letizia Falconi e Shura Oyarce Yuzzelli.

Informazioni: la mostra sarà aperta dal 4 al 30 giugno 2022 nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19L’ingresso è gratuito.

Silvio Gobbi

Galleria fotografica nei canali social del Settempedano.

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